Basta pronunciare quel toponimo spigoloso e tipicamente "tedesco", Eiger, per rabbrividire.
Chiunque abbia sentito parlare di montagna e di alpinismo sa di cosa stiamo scrivendo. Di un capitolo leggendario nella sua storia, di un sogno, di un incubo, di un'ossessione, il cui inizio si perde nella notte dei tempi e che ancora oggi non ha esaurito il suo magnetico potenziale.
Una montagna impressionante, una parete di roccia e ghiaccio che domina la valle lanciando una sfida ammaliante e pericolosa come la voce di una sirena.
Eiger Ultra Trail 101 è l'occasione per entrare "di corsa" nel mondo magico di questa montagna e delle alte vette dell'Oberland bernese, come il Moench e la Jungfrau. Una formula ideale per abbracciare in un sol giorno, qualche ora più, qualche ora meno, questo incredibile territorio dai paesaggi da favola. Ma attenzione perché i 6700 metri di salita in 100 km non sono una passeggiata. Attenzione perché i sentieri corribili e ben tracciati ti invitano a dare tutto fin dal primo metro. Attenzione perché in alta montagna può succedere anche d'estate che una notte piovosa si trasformi in bufera e ti regali 20 e oltre centimetri di neve, nel frattempo ghiacciata, da calpestare. Attenzione perché tutta questa bellezza, divertimento e gioia, si trasformeranno d'incanto in nostalgia e voglia di tornare lassù, se non in cima, almeno ai piedi della sua terrificante parete verticale.
Poesia e preamboli a parte, la gara si è svolta a parire dalle ore 4.30 di sabato 16 luglio in una giornata climaticamente perfetta, senza una nuvola, sotto una splendida stellata con Luna quasi piena prima e sotto un sole cocente poi, con l'aria tersa e asciutta tipica delle prime giornate di bel tempo dopo una perturbazione. Come quella che due giorni prima ha non solo imbiancato, ma anche letteralmente coperto una buona parte dei sentieri, costringendo così gli organizzatori a un immane sforzo di battitura delle tracce, di segnalazione dei tratti pericolosi e di controllo durante lo svolgimento della gara. Circa 15 chilometri in stile invernale quindi che hanno regalato sicuramente emozioni ma anche tanta fatica in più.
Fatica che non tarda mai ad arrivare in questa gara, tante e memorabili sono le sue salite. Una fra tutte quella di Maennlichen, che dopo averla provata... non te la scordi più. Come è impossibile scordarsi i profili delle vette alle luci dell'alba, o i passaggi ai piedi del ghiacciaio, o l'incombenza della parete nord, o le luci di chi è ancora sul percorso, mentre stravolto, guardi fuori dalla finestra dell'albergo la sagoma nera della montagna nella notte stellata e rischiarata dalla Luna.
I risultati ufficiali delle gare (E101 - E51 - E35 - E16 - Kinder)
Torneremo a parlare di Eiger Ultra Trail su SPIRITO TRAIL MAGAZINE
Matteo Grassi - SPIRITO TRAIL A.S.D. - Finisher E101