Ad aprile si correrà la trentatreesima edizione della Marathon des Sables, un’organizzazione rodatissima che ha pensato in questo 2017 di allargare i propri orizzonti, con altre due prove, una a Fuertventura nel mese di settembre con 3 tappe e questa in Perù con caratteristiche molto simili alla MDS originale.
250 km, 6 tappe, 7 giorni in autosufficienza, si può parlare di gara estrema! Solo l’acqua (10 litri al giorno) e la tenda vengono fornite dall’organizzazione, tutto il resto bisogna farlo stare nello zaino e se si ha l’abitudine nel post gara di reintegrare alla grande, è tutto peso in più da portarsi appresso.
300 atleti da 35 nazioni sono partiti da Lima in direzione di Nazca, sede del primo bivacco. Proprio quella Nazca famosa per le sue linee visibili solo dall’alto, così affascinanti.
Al via anche il nostro Francesco Rigodanza, ma della sua avventura sarà lui a parlare in prima persona al suo ritorno!
Martedì 28 novembre 1a tappa
Il giorno prima gli atleti e gli organizzatori hanno assistito a una cerimonia toccante tenuta dal "Apuyaku Priest", l’ultimo discendente della popolazione nazca.
37 i km previsti in questa prima tappa senza vere difficoltà tecniche, che alterna strade bianche, oueld, sabbia, canyons.
Prima parte velocissima che ha permesso al favorito Rachid El Morabity (Marocco) e a Remigio Huaman Quispe (Perù) di percorrere la prima parte di gara ai 15km/h con 8 kg sulle spalle. La parte sabbiosa ha favorito poi il marocchino, re della MDS che ha chiuso in 3h00’18”, secondo il francese (3h24’44”), terzo il peruviano Huaman Quispe (3h28’39”), quarto il francese Erik Clavery, in difficoltà il lituano Gedeminas Grinius, trentesimo a causa del calore e di problemi digestivi. Tra le donne non c’è stata gara, la francese Nathalie Mauclair ha lottato testa a testa con gli uomini e ha finito nona assoluta in 3h58’13”, seguita a debita distanza dalla connazionale Melanie Rousset (4h35’15”), terza le peruviana Rocio Carrion (5h18’53”). E come non approfittare di un tuffo a fine tappa nelle acque del Rio Grande?
Ph. Alexis Berg
Mercoledì 29 novembre 2a tappa
Aumentano i km, oggi sono 42 con 600 m+ nella prima parte e una serie di colline alla fine.
Partenza a missile per Grinius e Huaman Quispe, nella parte più montuosa il lituano si invola, ma nella parte sabbiosa si scatena El Morabity e va a vincere in 4h18’23”. Huaman Quispe agguanta il secondo gradino del podio in 4h25’36”, terzo Grinius (4h26’04”).
Altra cavalcata solitaria per Nathalie Mauclair che chiude settima assoluta in 5h00’41”, ancora seconda la Rousset (5h36’18”), terza Rocio Carrion (6h12’04”).
Nella parte finale un “leggero” vento che soffiava agli 80 km/h ha accompagnato gli atleti, per fortuna a favore, ciò ha permesso ai top di raggiungere i 18 km/h.
Giovedì 30 novembre 3a tappa
Venerdì 1 dicembre 4a tappa
Questo è il tappone che caratterizza la MDS, 68 km! Semplicemente da urlo il bivacco previsto alla fine della tappa: una spiaggia immensa cinta da una barriera a metà montagnosa e metà sabbiosa, con i pellicani e i leoni marini a fare da colonna sonora.
Huaman Quispe e El Morabity arrivano insieme in 7h10’24”, ma al peruviano vengono addebitate due ore di penalizzazione non avendo con sé il minimo necessario di cibo. Terzo l’altro peruviano Aldo Ramirez (7h17’21”), seguito da Grinius e Clavery.
Tra le donne, vince, tanto per cambiare la Mauclair in 8h08’45”, seconda la Rousset (9h19’10”) terza la Carrion (10h01’15”).
Sabato 2 dicembre riposo
Giornata per ricaricare le pile per i primi, mentre è di oltre 29 ore il tempo dell’ultimo arrivato.
Ph. Francesco Rigodanza
Domenica 3 dicembre 5a tappa
È il turno della tradizionale maratona, 42,2 km e 1100 m+, con una sezione sabbiosa all’inizio e terreno più impegnativo nella seconda parte. Viste spettacolari lungo la costa, specialmente le vertiginose scogliere dopo il CP2. Infine un bivacco posto su un’immensa pianura di sabbia circondata da colline e dune.
A causa delle penalità inflitta a Huaman Quispe la lotta per il podio nella classifica finale si apre. Ma protagonista assoluto rimane El Morabity che vince anche oggi in 3h12’51”, davanti a Huaman Quispe (3h15’07”), terzo Clavery (3h24’04”) che rafforza il terzo posto nella generale. Mauclair finisce decima assoluta in 3h59’00”, seconda Rousset in 4h30’19”, terza Carrion in 4h46’30”.
Ph. Paolo Avila
Lunedì 4 dicembre 6a tappa
Ultima tappa di 19,6 km, difficile fare la differenza su un percorso così breve e veloce. Arrivano insieme El Morabity e Huaman Quispe in 1h13’12”, 16,4 km/h di media dopo 6 giorni di gara, niente male! Terzo l’altro peruviano Ramirez in 1h18’53”. Tra le donne, indovinate chi vince? Facile, sempre lei, Nathalie Mauclair in 1h32’51”, completano il podio tutto francese, Gaelle Decorse e Melanie Rousset.
Classifica finale
Scontata la vittoria finale per il marocchino Rachid El Morabity, cinque volte vincitore della MDS, 21h35’55” il suo tempo finale, secondo il peruviano Aldo Ramirez in 23h39’56”, completa il podio il francese Erik Clavery (23h50’45”). Quarto posto per l’altro francese Julien Chorier, quinto Remigio Huaman Quispe e sesto il lituano Gedeminas Grinius.
Scontato l’esito finale in campo femminile con la vittoria della francese Nathalie Mauclair, settima assoluta (25h55’56”), che precede la connazionale Melanie Rousset (29h29’59”) e la peruviana Rocio Carrion (32h17’16”).
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