Quello appena trascorso è stato forse il week end più intenso dell’anno, un concentrato di emozioni, passando dalla classica americana Western States, alla gara più importante d’Italia la Lavaredo Ultra Trail, al Campionato del Mondo Corsa in Montagna Lunghe Distanze, per concludere con la storia dello skyrunning, la Monte Rosa Skymarathon.
Ph. Jordi Saragossa
THE NORTH FACE LAVAREDO ULTRA TRAIL
Dodicesima edizione per quello che è diventato il secondo ultratrail d’ Europa, secondo solo all’UTMB. appuntamento clou in Italia per questa prova valevole per l’Ultra Trail World Tour.
Partiamo dalla gara più attesa, la LUT, con i suoi 120 km e 5800 m+, livello elevatissimo e un bel contingente di yankees al via. Milleseicento gli atleti al via della Lavaredo Ultra Trail provenienti da sessanta nazioni. Alle 23 di venerdì il via, con il cinese Min Qi in testa nei primi km, il comando lo prende poi il forte spagnolo Pau Capell, già vincitore a Madeira e alla Transgrancanaria quest’anno. Ma dopo Malga Val Travenanzes, l’americano Hayden Hawks completa la rimonta, dopo aver fatto molta fatica nei primi km. Taglia il traguardo in corso Italia a Cortina in 12:16:20, subito dopo i crampi non gli permettono di camminare. Dopo il ritiro dell’anno scorso, Pau Capell conquista il secondo posto in 12:20:22. Bella battaglia per il terzo gradino del podio, alla fine prevale l’americano Tim Tollefson in 12:44:44 che precede il tedesco Stephan Hugenschmidt. Grande gara per il varesotto Andrea Macchi, nazionale trail, chiude al quinto posto in 13:01:53, nella top ten entra anche Francesco Cucco al decimo posto.
Tra le donne, protagonista per gran parte della gara la ventunenne cinese Miao Yao, già vincitrice ad Hong Kong quest’anno. Nella parte finale esce la statunitense Kelly Wolf, che supera la Miao prima del passo Giau, è lei a vincere in 14:37:00.
La cinese conclude seconda in 15:03:04, terzo posto per la svizzera Kathrin Götz in 15:03:04, quarta la nepalese Mira Rai, quinta l’altra yankee Keely Henninger.
Nel Cortina Trail (48 km 2600 m+), ancora Stati Uniti protagonisti con un fantastico Zach Miller che”stampa” un favoloso 4:20:24, nuovo record del percorso: Il podio si tinge d’azzurro grazie alle prove di Stefano Rinaldi (4:27:039, anche lui sotto al vecchio record, e Christian Modena (4:35:31). Nella top ten anche Francesco Trenti (quarto), Donatello Rota (sesto) e Yanez Borella (decimo).
In campo femminile ancora una vittoria “stelle e strisce”, vince Hillary Allen (5:19:20), precede l’ungherese Irén Tiricz (5.23.11) e la polacca Anna Kacka (5:27:23). La spagnola Anabel Merino e la nostra Francesca Pretto sono rispettivamente quarta e quinta. Nella top ten, dal settimo al decimo posto: Maria Elisabetta Lastri, Barbara Giacomuzzi, Milena Pirola e Samantha De Stefano.
https://lavaredo.livetrail.net/
Ph. Ale Ceffa
MONTE ROSA SKYMARATHON
Bisogna tornare indietro all’anno 1993 per risalire alla prima edizione, sabato 300 atleti da 23 paesi han corso in coppia nella gara più alta d’Europa, 35 i km previsti con 7000m di dislivello complessivo da Alagna Valsesia fino a 4554 m e ritorno. Nell’edizione seguente furono fatti segnare i record, quello maschile di 4:24 di Fabio Meraldi e quello femminile di Gisella Bendotti di 5:34.
Gara sempre di testa per la fortissima coppia formata dal valdostano Franco Collé e dal bergamasco William Boffelli che passano in vetta a soli 4’ dal record di Meraldi e tagliano il traguardo a Alagna dopo 4:39:59.
Grande gara anche per i piemontesi Cristian Minoggio e Alberto Comazzi che fermano il tempo in 5:03:26.
Dopo 30” arrivano Kilian Jornet e Emelie Forsberg, alla loro prima gara insieme, la svedese ha dimostrato ancora una volta di essere imbattibile su questi percorsi. Le coppie miste sono classificate tra gli uomini, il risultato di Forsberg è la miglior prestazione femminile sul tracciato, battendo il tempo di Bendotti, ma non il record, preservato per via della gara a coppie. Quarti si sono classificati i britannici Tom Owens / Andy Symonds, quinti Nicola Giovanelli / Nicolò Francescatto.
La forte coppia anglo-americana formata da Holly Page e Hillary Gerardi ha guidato la categoria femminile dall’inizio alla fine chiudendo in 5:51:32.
Le recenti abbondanti nevicate potevano creare pericoli, quindi per salvaguardare la sicurezza, nella parte in quota gli atleti dovevano indossare ramponi e imbragatura ed essere legati.
Nella gara più corta corsa individualmente, la Alagna-Indren SkyRace (22 km e 2000 m+), vittorie per Eddj Nani (2:40:59) e la polacca Iwona Januszyk (3:16:04).
https://www.monterosaskymarathon.com/
Ph. iRunFar
WESTERN STATES
Questo era il week end della Western States, con partenza a Squaw Valley a arrivo a Auburn, è la più vecchia 100 miglia al mondo, conosciuta da tutti e caratterizzata dal suo caldo e la sua polvere.
Questa volta neanche il caldo infernale ha fermato Jim Walmsley: al terzo tentativo riesce a fare sua la più prestigiosa gara americana, stabilendo anche il record del percorso e mettendo in chiaro che anche sulle 100 miglia, l’uomo da battere adesso è lui, 14:30:04 il suo tempo.
Cambiando completamente strategia, e partendo decisamente più tranquillo, su un percorso libero da neve, Jim ha iniziato da Robinson Flat a guadagnare terreno su tutti, ma anche sul record. Il francese Francoise D’Haene ha tenuto un ottimo ritmo per tutta la gara aggiudicandosi un ottimo secondo posto, ma a più di un’ora e eventi di distacco da King Jim (15:54:53), tanto per capirci. Terzo il buon Mark Hammond (16:08:59), che ripete il podio del 2017 con un’altra gara intelligente e ben gestita. Da segnalare al quarto posto un incredibile Ian Sharmain alla nona volta consecutiva tra i primi 10: con l’attuale livello della gara, è un fatto quasi incredibile.
Tra le donne la favoritissima della vigilia, la yankee Courtney Dauwalter, è riuscita a portarsi a casa la gara, e lo fa col secondo tempo di sempre (17:27:00). Dopo la sfuriata iniziale della giovane australiana Lucy Bartholomew, Courtney passa prima a Michigan Bluff e da lì in poi non molla un centimetro arrivando dodicesima assoluta. Anche Kat Gerbin riesce nel frattempo a passare Lucy Bartholomew e chiude in 18:40:19, l’australiana resiste bene all’assalto di Amanda Basham e si porta a casa comunque un grande podio (18:59:45). Ottimo quinto posto per Cecilia Flori, l’italiana residente in Nuova Zelanda alla prima esperienza sulla distanza.
http://www.ultralive.net/ws100#tracking/overview
Ph. Marco Gulberti
CAMPIONATO DEL MONDO CORSA IN MONTAGNA LUNGHE DISTANZE
La Polonia e più precisamente Karpacz, ha ospitato il 2° Campionato del Mondo di corsa in montagna lunghe distanze dopo quello del 2016 in Slovenia.
In campo maschile, subito al comando gli statunitensi Joseph Gray e Andy Wacker, poi è il secondo a comandare.
Seguivano il nostro Alessandro Rambaldini e il ceco Robert Krupicka.
Sulla seconda salita gli americani vengono ripresi dalla coppia Rambaldini/Krupicka, poi prima della discesa finale c’è l’attacco dell’azzurro, è il colpo definitivo, l’azzurro si conferma due anni dopo il successo iridato di Podbrdo, 2:39:18 il suo tempo. Secondo Krupicka in 2:40:55 che precede Gray (2:41:02). Quarto posto per il ceco Jiri Cipa e quinto l’altro americano Wacker. Gli altri azzurri: Daniele De Colò finisce al tredicesimo posto, Emanuele Manzi è ventiseiesimo con problemi al tendine, Filippo Bianchi chiude trentaquattresimo.
A squadre l’Italia porta a casa la medaglia di bronzo dietro a Rep. Ceca e USA.
Tra le donne la vittoria è andata alla britannica Charlotte Morgan (3:08:26), che ha preceduto la polacca Dominika Stelmach (3:08:48). Grande prova per Silvia Rampazzo, una gara tutta in recupero la sua che le permette di salire sul terzo gradino del podio (3:10:33). Barbara Bani è incappata in un errore di percorso, mentre lottava nella top ten e chiude al diciassettesimo posto, Cecilia Basso è ventiduesima, mentre Camilla Magliano è stata costretta al ritiro da un problema fisico. A squadre l’Italia è quarta, beffata per l’errore, il podio è composto da Austria, Romania e Gran Bretagna.