Come ogni anno, durante l’ultimo week-end di gennaio a Monaco di Baviera si è tenuta la più importante fiera europea dedicata al mondo dello sport, ISPO 2018. Nata come momento di incontro tra i brand produttori e gli addetti ai lavori (agenti di vendita, negozianti, importatori ecc.), ISPO è diventata, negli anni, una grande vetrina per presentare al mondo le novità e le tendenze che caratterizzeranno la prossima stagione per tutto il mercato dell’outdoor.
La fiera si svolge nell’imponente struttura della Messe München, suddividendo l’esposizione in aree tematiche che occupano i tre enormi padiglioni, spaziando dall’outdoor al fitness, dagli sport invernali a quelli acquatici, dedicando un intero padiglione agli specialisti dei materiali e dell’industria manifatturiera. Spirito Trail era presente, alla ricerca delle novità più interessanti, che iniziamo a presentare con questo articolo e che approfondiremo sul numero di Marzo della rivista.
Grande affluenza
L'impressione è quella di avere a che fare con una macchina perfettamente oliata. L’efficienza tedesca si mette in bella mostra riuscendo ad accogliere qualcosa come 84.000 visitatori da ben 120 paesi diversi e distribuendoli su un’area talmente grande da non farli mai sembrare troppi.
I 2.801 espositori presenti alla fiera hanno dunque potuto contare su un pubblico numeroso e variegato.
ISPO è innanzitutto un luogo in cui si fanno affari, in cui ci si siede ad un tavolo cataloghi alla mano e ci si mette a discutere le forniture per la stagione a venire. Quest’anno ISPO è tornata ad essere innanzitutto un momento d’incontro tra la domanda e l’offerta del nostro settore, accantonando in parte quel ruolo di rappresentanza assunto nelle scorse edizioni.
E il trail?
Complice l’assenza di alcuni marchi importanti come quelli del gruppo Amert Sports (Salomon, Atomic, Suunto) e Oberalp (Salewa, Dynafit), alla fiera è mancato qualcosa in quanto a grandiosità espositiva, soprattutto per noi appassionati di trail running. Si sono visti anche meno prodotti esposti tra i presenti, meno trail running puro, anche nella sua declinazione invernale. Se sarà un cambio di tendenza permanente lo vedremo nei prossimi anni, quel che è più probabile è che i grandi assenti abbiano innanzitutto voluto lanciare un segnale di malcontento agli organizzatori della fiera.
Quello che è comunque risultato chiaro è che il mercato dell’outdoor, nel suo insieme e nelle sue varie declinazioni, è più vivo che mai e sta portando buoni risultati grazie agli investimenti fatti in ricerca e sviluppo.
I grandi protagonisti
Per fortuna, alcune certezze rimangono sempre ben salde anche in questo mercato mutevole e pieno di cambi di direzione, e una di queste è che il nord-est italiano è il vero, grande motore dell’innovazione sul fronte del trail running, e non solo, soprattutto dal punto di vista delle calzature. La Sportiva e SCARPA hanno infatti proposto delle collezioni ricche e di grande qualità, sia per quanto riguarda le scarpe sia sul fronte dell’apparel.
Per La Sportiva, all'attuale collezione di calzature invernali si aggiungerà anche una versione in Gore-Tex della Lycan, che è uno dei modelli più interessanti della prossima stagione primavera-estate.
Mentre la Spin PRO OD di SCARPA, versione invernale con ghetta integrata e membrana Outdry della fuori serie della collezione trail del calzaturificio di Asolo, promette di fare faville sui sentieri innevati del prossimo inverno.
Rimanendo in tema di "freddo", grande successo per la suola Arctic Grip di Vibram, che ancora una volta ha convinto anche i più scettici con la prova sul campo della “camminata su blocco di ghiaccio vivo”. Persino il nostro Francesco Rigodanza è rimasto stupito dall’efficacia della mescola invernale dell’ottagono giallo, che ha guadagnato ancora più mercato diffondendosi anche sulle calzature da tempo libero, sui doposci e sugli scarponcini da escursionismo.
Master Bastoni conferma l’interesse per il mercato del trail e ha esposto la sua intera linea trail, che comprende varie soluzioni. Interessantissimo il modello Sassolungo studiato da Seb Camus ed il team Garmin Endurance, bastone fisso leggerissimo dove l’azienda di Bassano ha sviluppato una nuova impugnatura in schiuma EVA e rimodellato il cinturino per evitare abrasioni nell’utilizzo prolungato.
In casa CAMP, le novità si sono invece concentrate tutte sul fronte dello scialpinismo con una belle serie di guanti e la bellissima Hybrid Jacket con imbottitura in piuma combinata con pannelli di tessuto stretch traspirante, ideale anche per il trail running invernale in condizioni di freddo intenso.
Spostandoci all’estero, con la Micro Puff Jacket, Patagonia realizza una giacca con imbottitura sintetica di una leggerezza semplicemente incredibile, talmente impalpabile da non accorgersi quasi di averla addosso. Anni di ricerca per realizzare il primo prototipo hanno portato ad un prodotto dal livello tecnologico elevatissimo: “Take nothing with you”, uno slogan decisamente adatto a descrivere il Micro Puff. Altra bella novità il Capilene Air, un baselayer composto per metà di Capilene e per metà di lana Merino, calore e ottima traspirazione assicurati.
A fianco dell’oramai affermato tessuto ALPHA, destinato ad attività prettamente aerobiche per le capacità traspiranti, l’attenzione di Polartec si è spostata in maniera ancora più sensibile sull’eco-sostenibilità con lo sviluppo di POWER FILL, per l’80% proveniente da materiali riciclati. Grazie ad una fibra cava tramata con un particolare disegno crea dei vuoti d’aria che isolano il corpo: verrà offerto in 4 grammature diverse per capi prettamente invernali.
Sempre nel settore dell’imbottitura, Primaloft sviluppa invece una fibra sintetica del tutto simile come caratteristiche alla piuma. Parliamo di THERMO PLUME, altamente comprimibile, calda anche da bagnata, facile da lavorare. Ed anche qui troviamo nello sviluppo dei prodotti attenzione all’ambiente con sempre maggiori percentuali di prodotto riciclato.
Per chiudere la carrellata sui materiali, attenzione sempre più crescente sulla membrana impermeabile Outdry, che oltre a comparire su molte delle calzature invernali più interessanti presenti in fiera, dopo l’acquisizione da parte di Columbia verrà utilizzata su tutti i capi impermeabili della casa statunitense.
Estremamente interessanti le novità di Arc’teryx, che presenta una nuova scarpa per le lunghe distanze, la Norvan LD, e un vest da trail in due tagli da 7 e 14 litri con camelbag. A queste novità, che proveremo in anteprima per voi nelle prossime settimane, si affianca poi la collezione apparel del marchio canadese, perfetta per il trail running alle basse temperature.
Raidlight arricchisce la sua collezione invernale con un set di giacche, mid-layer e pantaloni molto interessanti, ai quali si aggiungono anche le giacche impermeabili super leggere per le grandi ultra estive. Nuovi colori e qualche bella novità in fatto di capienza per la ricca collezione di zaini del marchio francese. Anche su questi parleremo più in dettaglio nei prossimi numeri di Spirito Trail.
Merrell era presente con tutta la collezione da trail, ultimo baluardo del minimalismo più incallito con le serie Trail Glove e Bare Access Trail, davvero invitanti per noi nostalgici delle scarpette leggere, agili e poco ammortizzate. Grande protagonista lo scarponcino leggero da escursionismo Thermo Rogue 8” GTX, che si porta a casa un ISPO Gold Award, un vero concentrato di tecnologia con l’imbottitura Primaloft® Aerogel Insulation e la suola Vibram Arctic Grip Duro.
Haglofs, pur dismettendo ufficialmente la linea trail, ha scelto di concentrare le energie sulla sua linea L.I.M., “Less Is More”, una collezione di capi completamente votati alla leggerezza e al minimalismo che in realtà si applicano benissimo anche alle nostre avventure di corsa sulle montagne. Eccezionali sia le hard shell sia i capi insulation, con diverse combinazioni che vanno dalla piuma d’oca alle imbottiture sintetiche ottenute con tessuti riciclati.