Negli ultimi due anni tutti i produttori di scarpe da corsa hanno lanciato un modello che incorpora una piastra in carbonio, e Asics non fa eccezione con questa Fuji Speed 2. Sarebbe, però, ingiusto ridurre la novità solamente alla piastra, perché siamo di fronte a una scarpa che in appena 243 grammi riesce a coniugare un grip eccellente, un’ottima ammortizzazione e un grande dinamismo.

COMFORT

 (9/10)

Il tessuto in rete della tomaia è molto traspirante e leggero, senza punti che generano sfregamenti o arrossamenti. Gli inserti protettivi in termoplastica sono minimalisti, sia nella zona dell’avampiede che sui lati, ma svolgono adeguatamente la loro funzione, senza appesantire la calzatura.

Il sistema di allacciatura è tradizionale, con lacci piatti ben regolabili e resistenti: una volta annodati, possono essere infilati in una fettuccia elastica cucita sulla tomaia, in modo da impedire che diano fastidio durante la corsa.

La linguetta para-lacci è molto sottile e traspirante, ma anche stringendo al massimo i lacci, non si avverte fastidio sul collo del piede, giacché la pressione dell’allacciatura viene distribuita in maniera uniforme grazie ai cinque fori attraverso cui passano i lacci. Il contrafforte tallonare è dotato di una conchiglia rigida e di un collarino ben imbottito: la calzata è precisa e il piede risulta stabile, fasciato, senza avvertire alcun fastidioso senso di “compressione”. Il toebox potrebbe risultare un po’ stretto per chi non ha un piede magro, ma è il prezzo da pagare per avere una scarpa “filante”, precisa, nata per gareggiare.

Ottima anche la capacità di asciugatura della scarpa.

AMMORTIZZAZIONE

 (8/10)

Nonostante un peso di appena 243 grammi l’ammortizzazione è migliore rispetto alla versione precedente, poiché l’intersuola è realizzata con la nuova schiuma FF BLAST PLUS: l’ammortizzazione, ovviamente, non è confrontabile con quella di una Asics Trabuco ma è comunque sorprendente. Gli atleti più leggeri e veloci possono correrci anche distanza ultra, mentre per quelli più pesanti il consiglio è di usare le Fuji Speed 2 per le uscite più brevi (max 30 km) e per gli allenamenti in cui si vuole spingere sull’acceleratore..

Per quanto riguarda le altezze, hanno uno stack di 24 millimetri sul tallone e 19 millimetri sull’avampiede, per un drop complessivo tallone-punta di 5millimetri.

DINAMISMO

 (9/10)

La sensazione dopo le prime falcate è quella di avere ai piedi una Formula 1 con cui divertirsi a “sgasare”. La scarpa è leggera e veloce, precisa negli appoggi, sicura nel grip, con un drop basso senza essere troppo aggressivo per una corsa di avampiede. Dà il meglio di sé sui tracciati corribili e non troppo tecnici, dove si può aumentare la velocità e sentire i benefici della piastra in carbonio che corre lungo tutta la lunghezza della scarpa. 

STABILITA’

 (8/10)

A differenza di altre calzature con piastra in carbonio, che hanno inserito delle intersuole “oversize” Asics ha scelto di rimanere su un’altezza bassa della scarpa, così che la stabilità anche sui sentieri più sconnessi rimane ottima. Anche la piastra in cabonio (non più in pebax come nella prima versione delle Speed) contribuisce ad assicurare una stabilità maggiore.

GRIP

 (8/10)

La suola: è realizzata in ASICSGRIP™  , la mescola che ormai equipaggia tutti i modelli da trail di Asics, che si è dimostrata affidabile e resistente. I tasselli multidirezionali hanno una forma di “shuriken”, a stella, e permettono un’ottima presa su ogni tipo di fondo. Inoltre, il fatto che  i tasselli non siano troppo sporgenti e ben distanziati tra di loro, consente anche un’ottima capacità di evacuare il fango.

Giudizio finale: le Asics Fuji Speed 2 sono una scarpa eccezionale per leggerezza e dinamismo con una buona ammortizzazione e stabilità. Sono scarpe ideali per gli allenamenti veloci e per le gare fino a 30-40 km, mentre gli atleti più leggeri potranno spingersi anche oltre. Il consiglio per coloro che utilizzano sempre e solo scarpe super-ammortizzate per ultra trail è quello di provarle: con le Speed 2 ai piedi potreste riscoprire la bellezza della corsa veloce ad alta intensità.