In questi giorni di febbre da UTMB c'è un fatto che è forse passato un po' in sordina, non c'è altra spiegazione a che gli oltre 800 aspiranti Giganti quasi non si siano accorti del Comunicato Stampa n. 2 del 18 agosto 2016 in cui l'Organizzazione ufficializzava alcune “piccole” variazioni di percorso, che però a nostro avviso tanto piccole non sono.
Non staremo qui ad analizzarle nel dettaglio, per questo si rimanda al comunicato stesso e alla sezione aggiornata del sito ufficiale, si tratta in sintesi di sei varianti rispetto al tracciato consolidato delle scorse edizioni.
Tra queste, va precisato, ve n'è una, quella che riguarda il tratto Rif. Barmasse - Bivacco Cuney, la cui ragione insiste nella sicurezza dei concorrenti: il nuovo punto di appoggio (il Rifugio Magià al posto del Bivacco Reboullaz) è sicuramente più idoneo a ospitare un maggior numero di atleti in caso di ricovero forzato, inoltre quel tratto di sentiero è stato spesso soggetto a smottamenti in caso di maltempo. Dispiace a chi ha conosciuto e amato quel luogo e quel piccolo intimo bivacco, ma valutate le motivazioni non rimane nulla da obiettare.
Le altre variazioni paiono invece dipenderedai nuovi equilibri che i VDA Trailers hanno saputo trovare rispetto a quelle strutture che negli ultimi mesi non hanno voluto confermare la propria disponibilità al Tor. Non serve Sherlock Holmes per “scoprire” che sotto a questi dinieghi c'è l'incrinarsi del rapporto di collaborazione durato sei anni tra Tor e Regione VdA.
Ma torniamo a noi e a quello che interessaa chi è appassionato di trail ecioè il percorso!
Bene, si diceva che l'organizzazione ha un po' minimizzato queste sei variazioni cercando ovviamente di farle passare tutte per migliorie. Anche se in verità pare aumenteranno e non poco le difficoltà per i concorrenti.
Perché il venir meno del punto di ristoro al Rifugio Sogno comporterà una tratta di 16 km senza possibilità di rifornimenti. Perché raggiungere il nuovo Rifugio della Balma comporterà un aumento di distanza e dislivello (così si complica e si allunga la “tappa” più dura del Tor), come parrebbe anche per la variazione del Rifugio Magià (anche se l'organizzazione dice di no), eper il nuovo tracciato dopo il Col Malatrà per evitare il Rifugio Bonatti, anche quello costringerà a una seppur breve ulteriore salita…
Ma in fondo cosa saranno mai sei piccole variazioni rispetto all'intera lunghezza del Tor des Géants?
Vero, ma allora perchése si va a guardare il roadbook 2016 e i dati forniti proprio sul sito ufficiale non si trovano più i consueti 332 km con 24.000 metri di dislivello? Ma... udite udite, la bellezza di 339 km con 30.914 metri D+.
La domanda sorge spontanea. Questa differenza di 7 km e 7.000 metri di dislivello a cosa è dovuta? I sette chilometri in più tra la variazione Vargno-Balma e quella di Crest-Champoluc parrebbero esserci tutti, mentre il dislivello, conti alla mano, non torna, non sembrerebbe aumentare oltre i mille metri.
Ma allora? Dobbiamo esclamare “Mamma, mi si è allungato il Tor des Géants” o forse, come è probabile, dobbiamo immaginare che fossero sbagliate le misurazioni degli anni scorsi? E che con l'occasione delle modifiche siano state effettuate misurazioni più precise?
Chiudiamo con una battuta. Peccato che non abbiano aggiornato prima questi dati, perché anche il “4K Alpine Endurance Trail Valle d'Aosta” riporta ancora 25.000 metri D+, nonostante i 350 km di sviluppo lineare dichiarati.