Il codice etico di HOKA

A cura della Redazione

 

Era il 2010 da quando Jean-Luc Diard e Nicolas Mermoud fondarono Hoka One One e rivoluzionarono il settore delle scarpe da trail con il primo modello delle Mafate Low. Da piccolo produttore di nicchia, in meno di dieci anni, Hoka One One è diventato un player globale, con il più alto tasso di crescita nel mondo. La gamma di prodotti ormai spazia dalla strada al trail e il marchio Hoka lo si può trovae abbinato ad alcune delle gare più importanti del mondo.

 

Non è pertanto passato inosservato il nuovo “codice etico e operativo” che il distributore esclusivo per l’Italia, Artcrafts International, ha emanato per individuare le linee guida per la sponsorizzazione di gare per il 2021. L’esigenza di dotarsi di un codice etico è divenuta improrogabile a seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19, con gare che venivano annullate e organizzatori che seguivano politiche differenti per quel che riguarda gli spostamenti delle iscrizioni all’anno successivo o il rimborsi parziale agli iscritti delle quote di iscrizione. Hoka One One ha deciso di affiancare il proprio nome a quelle gare che adottano politiche eque e trasparenti e che fanno di tutto per evitare che l’impatto dell’emergenza sanitaria ricada sugli iscritti alle gare.

 

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© Roberto Roux - Tor des Géants

 

Per capire meglio il contenuto di questo codice, a dir poco rivoluzionario nel mondo del trail, ne abbiamo parlato con Alessio Ranallo, il Responsabile Marketing e Comunicazione per l’Italia di Hoka One One.

 

Come mai siete arrivati ad una simile decisione riguardo all‘’eticità‘ delle sponsorizzazioni?

Perché i tempi impongono un’evoluzione delle regole del gioco. La priorità è evitare che i disagi dell’emergenza sanitaria possano ricadere sugli utenti delle gare. Il settore sta affrontando serie difficoltà ma nascono anche importanti opportunità. Il numero dei praticanti è in aumento e questo valore va salvaguardato perché rappresenta il futuro di tutta la filiera. Per questo occorre trasparenza, professionalità e impegno da parte di tutti gli attori coinvolti (aziende, organizzatori, società sportive, federazioni, etc.).

Quest’anno, avete deciso di non essere più technical sponsor del Tor des Géants. Quanto hanno influito su questa decisione le critiche conseguenti all'annullamento dell'edizione 2020?

La Casa Madre aveva già comunicato tempo addietro l’intenzione di non rinnovare la sponsorizzazione e anche gli organizzatori hanno manifestato l’intenzione di cambiare il gruppo degli sponsor. La nostra decisione guarda al contesto generale delle gare, senza riferimento ad alcuna in particolare. Di certo ci è dispiaciuto registrare i commenti negativi degli iscritti ma auguriamo al Tor il futuro radioso che merita e lo continueremo ad onorare attraverso la partecipazione dei nostri migliori atleti.

È una decisione condivisa anche dalla casa madre o è una posizione (rispettabilissima) tutta italiana?

Le nostre attività di sport-marketing sono sempre condivise con l’internazionale e concepite nell’ambito di una strategia coordinata con la casa madre

Con questa decisione di sponsorizzare dal 2021 la Swiss Peaks Trail, e dal vostro comunicato, sembra che Hoka voglia dar inizio ad un nuovo concetto di sponsorship intervenendo non solo economicamente a supporto dell’evento ma anche nelle scelte organizzative.

HOKA è già sponsor della Swiss Peaks Trail. Più che di intervenire nelle scelte organizzative, l’idea è quella di sviluppare di comune accordo strategie più efficaci per la costruzione di un rapporto tra gara, atleti e brand che non si limiti al giorno della gara. La pandemia ci ha insegnato a trovare modi per stare in contatto, per creare community, in cui la tecnologia può essere di forte aiuto. Questo, unito all’emozione insostituibile della gara fisica, può rappresentare il futuro delle partnership tra organizzatori e aziende. Di certo, gli organizzatori avranno bisogno di un supporto più ampio e completo da parte degli sponsor: da questo punto di vista ci rendiamo disponibili.

Perché dite che il futuro di quel tipo di gare è rappresentato proprio dalla Swiss Peaks Trail,? Cosa hanno in più?

La nostra notazione era riferita al contesto specifico delle Ultra con distanze simili a quella del Tor. Semplicemente, riteniamo che quella organizzazione sia più disponibile a recepire i criteri che proponiamo in questa nostra risoluzione, incluso l’aspetto di comunicazione.