Siamo abituati da anni a considerare l'Ultra Trail Mont Blanc come l'evento di riferimento internazionale per la corsa in montagna di lunga distanza. Dove non è certo una novità vedere presenti quasi tutti i principali interpreti provenienti sin dall'estremo oriente che estremo occidente. Perché intorno al Monte Bianco a fine agosto si svolge davvero il "Summit mondiale del trail", come amano dire gli organizzatori dando libero sfogo alla loro "grandeur".
Ma ne hanno ben donde con 5 gare di livello assoluto che coprono quasi ogni possibile declinazione di questa disciplina: dalla distanza più contenuta della OCC, all'endurance trail "estremo" della PTL, passando naturalmente per i tre diversi ultratrail TDS, CCC e UTMB. Gare a cui si è recentemente aggiunta anche la YCC per le giovani promesse, oltre naturalmente alle corse promozionali per i più piccoli.
Ma, come dicevamo, tutto questo non è nuovo, dato che il programma attuale ha trovato compimento già alla scorsa edizione (2015). Quello che però ha lasciato quasi senza parole quest'anno e quasi senza energie chi come noi ha l'ha seguito mediaticamente è stata la qualità delle competizioni, il loro altissimo livello, il grande equilibrio tra i protagonisti e l'essere state combattute dal primo all'ultimo metro senza domini assoluti (Thevenard a parte). Basti pensare al podio maschile della CCC, che dopo 101 km e 6.100 metri di dislivello si è giocato nell'esiguo intervallo di pochi minuti. O alla gara regina, l'UTMB la cui vittoria è stata decisa ben dopo il 150° km e il cui podio è rimasto praticamente aperto fino agli ultimissimi chilometri.
Bellissimi i duelli che sono stati ingaggiati in queste giornate di sport come quello tra la Chaverot e la Huser. O tra Pommeret e Grinius, o l'incredibile rimonta di Tollefson o la parabola discendente di "missile" Zach Miller...
Bellissimi momenti di sport, di passione e fatica, momenti di gloria, alcuni, altri no, di delusione, momenti che ci sono rimasti nel cuore, come quelli in cui alcuni degli atleti italiani al via, atleti che molti di noi hanno anche la fortuna di conoscere personalmente, sono riusciti a coronare un sogno.
Franco Collè 3° alla TDS, Giuliano Cavallo 3° alla CCC, Lara Crivelli e Sonia Locatelli 2a e 3a alla OCC, Giulio Ornati 9° e Marco Zanchi 11° all'UTMB. Sono risultati forse insperati alla vigilia, più per scaramanzia che per mancanza di fiducia, ma ampiamente meritati per l'impegno e la perseveranza di questi atleti che ci hanno dimostrato quanto sono cresciuti in questi anni facendo esperienza e facendosi le ossa nelle gare importanti.
E ultimi ma non ultimi i risultati in quella che è decisamente la prova più dura, la PTL, dove il team de "I Piccoli Trottatrori" (Broseghini - Maistri - Agnoli) ha agguantato un 3° posto assoluto, e nella categoria "mix" Chiara Colonnello con Marco Galletto, e Roberta Peron con Tommaso de Mottoni hanno ottenuto niente meno che il 1° e il 2° posto di categoria.
La settimana appena trascorsa di trail a livello mondiale è stata un po' come una grande abbuffata di emozioni, di stimoli e di idee per tutti noi. Ma attenzione perché abbiamo solo pochi giorni per lasciarle sedimentare. Già sabato prossimo si tornerà a seguire eventi del calibro della Gore-Tex Transalpine Run e del 4K. Ma soprattutto... mancano ormai meno di due settimane al Tor des Géants!