Lo scorso weekend gli occhi del mondo del trailrunning sono stati tutti puntati sull'estremo oriente. Venerdì a Hong Kong sono infatti stati premiati i vincitori dell'Ultra-Trail World Tour 2017: il francese François D'Haene e la svizzera Andrea Huser.
Con l'occasione è stato anche presentato il calendario dell'UTWT 2018: 21 gare distribuite nei 5 continenti, tra le quali la tappa italiana a Cortina con la Lavaredo Ultra Trail, valida come prova "Series".
L'Ultra-Trail World Tour ha avuto inizio proprio durante il fine settimana con la prima prova disputatasi sabato, la Hong Kong 100.
Vediamo come è andata.
La gara maschile è stata caratterizzata da una lotta serrata tra i due cinesi Min Qi e Jing Liang: parte di un gruppo di cinque connazionali che da subito si è staccato imponendo un ritmo brutale nella prima parte, intorno a metà gara Jing Liang ha preso qualche minuto di vantaggio. Min Qi, tuttavia, trovava la forza di recuperare, tanto da tagliare il traguardo ad un solo secondo dal leader, in piena volata. Ma qui inizia la parte inattesa: la giuria era già stata avvisata che Jing Liang aveva ricevuto aiuto al di fuori di una Aid Station: dopo alcuni minuti, e dopo aver sentito i runners, il direttore di gara squalificava Jing Liang, rendendo ufficiale la vittoria di Min Qi, con tanto di record strappato ad un certo François D'Haene.
Unico runner straniero ad introdursi nel predominio cinese, Alex Nichols ha affrontato la gara con la solita strategia: partito nelle retrovie, non ha mollato di un centimetro, recuperando inesorabilmente posizioni, fino a prendersi un meritato secondo posto. Completa il podio Yun-Hui Yun, con una gara accorta, migliorando nettamente il 13° posto dello scorso anno.
Tra le donne Miao Yao è partita convinta e non si è più guardata alle spalle: in vantaggio netto da subito sul record della Picas, a fine giornata chiudeva con 40 minuti di vantaggio sul tempo della catalana. Prestazione eccezionale, soprattutto se pensiamo che ha lasciato a quasi un'ora Mira Rai, comunque convincente nel suo ritorno alle competizioni. Terzo posto per Fu-Zhao Xiang, altra cinese d'assalto. Inaspettato ritiro per Andrea Huser, che mostra i primi segni di stanchezza dopo una stagione lunghissima ed intensa.
Hong Kong ci lascia con l'idea che bisognerà fare attenzione alla Cina nei prossimi mesi: il livello mostrato dai runner di casa, e soprattutto la compattezza del gruppo, ci dice che con un po' di esperienza internazionale saranno presto pronti a competere per le posizioni che contano ovunque.
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