Testo di Maurizio Scilla
Foto ©Organizzazione
Una bella giornata di sole ha accompagnato l’edizione numero dieci dell’Ultrabericus Trail. La gara che si è vista costretta slittare dal mese di marzo a fine maggio causa Covid, ha visto al via oltre 1300 atleti.
Partenza e arrivo dislocati nel polmone verde di Vicenza, Campo Marzo, che ha sostituito Piazza dei Signori, permettendo così al comitato organizzatore di poter gestire una partenza in assoluta sicurezza, visti gli ampi spazi.
La gara Integrale prevedeva i classici 65 km e 2500 m+, il record del tracciato era appartenuto a Marco Menegardi (5:31:55 nel 2017), per passare poi nell’ultima edizione svolta nel 2019 a Christian Modena, che era sceso sotto le 5 ore e mezza (5:25:23).
La prima parte di gara ha visto protagonista il vicentino Roberto Mastrotto, trionfatore nel 2018 nell'altra prova firmata Ultrabericus Team, la Trans d'Havet, recente nono ai Campionati Italiani delle Porte di Pietra. Al primo checkpoint di Pederiva aveva meno di due minuti su Manuel Bonardi e Pablo Barnes, circa un minuto dopo transitava Francesco Rigodanza. Già a Torri di Arcugnano la situazione si era ribaltata, con il passaggio di Rigodanza al comando, seguito da Mastrotto e Bonardi.
Negli ultimi km che riportavano i trailer a Vicenza, Francesco Rigodanza aumentava ancora il suo vantaggio e andava a chiudere in 5:39:22, secondo Roberto Mastrotto (5:44:47), chiudeva il podio Manuel Bonardi in 5:56:14. Completavano la top ten, Nicola Bassi, Alessio Zambon, Fabio Di Giacomo, Alberto Ferretto, Achille Pigatto, Riccardo Faverio e l’ex vincitore Marco Menegardi.
In campo femminile assoluta protagonista nella prima parte Alessandra Olivi, al 23 km aveva circa 8 minuti su Virginia Oliveri e Stefania Merlo. A San Donato il vantaggio si assottigliava, Veronica Maran in gran recupero transitava terza. Già a Torri di Arcugnano Maran passava per prima, seguita da Stefania Merlo e Marta Cunico.
Al rientro in Campo Marzo Veronica Maran fermava il cronometro in 6:56:13, per lei il “bagno di folla” di amici e parenti, insieme all'immancabile abbraccio di papà Stefano, che nel frattempo aveva chiuso con un ottimo sesto posto nella prova Urban. Completavano il podio Stefania Merlo (7:01:12) e Marta Cunico (7:10:20), seguivano Alessandra Olivi e Marialuisa Tagliapietra.
Per quanto riguarda la gara Urban, un altro vicentino, Giovanni Corà, prendeva il comando sin dai primi metri, la sua vittoria non è mai stata in dubbio, 1:27:17 il suo tempo finale. L'albanese Klajdi Jaupaj aveva concluso la gara al secondo posto ma è stato squalificato per la mancanza dell'equipaggiamento obbligatorio. Secondo posto quindi per Diego Nicoli che precedeva di 7 secondi Luca Scorzato.
Tra le donne, vittoria come da pronostico per la francese Melina Clerc, vicentina d'adozione, che chiudeva la sua prova in 1:42:45, precedendo Marta Fabris e Camilla Spagnol.
Classifica Ultrabericus Integrale Maschile
1. Francesco Rigodanza 5:39:22
2. Roberto Mastrotto 5:44:47
3. Bonardi Manuel 5:56:14
Classifica Ultrabericus Integrale Femminile
1. Veronica Maran 6:56:13
2. Stefania Merlo 7:01:12
3. Marta Cunico 7:10:20
Classifica Urban Maschile
1. Giovanni Corà 1:27:17
2. Diego Nicoli 1:34:47
3. Luca Scorzato 1:34:54
Classifica Urban Femminile
1. Melina Clerc 1:42:55
2. Marta Fabris 1:46:06
3. Camilla Spagnol 1:46:15