I PROTAGONISTI DELLE PORTE DI PIETRA SI RACCONTANO

di Maurizio Scilla
Foto © phototeamsport

 

Il Campionato Italiano che si correva alle Porte di Pietra sulla distanza di 73 km e 4400 m+, ha visto protagonisti di altissimo livello. Abbiamo raccolto le impressioni della francese Camille Bruyas, la vincitrice, e di Giuditta Turini, seconda e campionessa italiana. Non potevano mancare i commenti anche dei primi due uomini al traguardo, l’altoatesino Andreas Reiterer e il valdostano Davide Cheraz.
Per concludere abbiamo chiesto a Paolo Germanetto (responsabile tecnico nazionale corsa in montagna, trail e lunghe distanze), i criteri per la selezione italiana ai Mondiali.

 

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CAMILLE BRUYAS

Vedendo la gara dall’esterno verrebbe da pensare che tu sia stata tranquilla nella prima parte, per poi cambiare decisamente marcia e finire alla grande, è andata così?
È andata proprio così! Ho voluto gestirmi per i primi 35 km, a quel punto ho sentito che le gambe rispondevano ancora bene e allora ho cambiato ritmo e nel finale avevo ancora buone sensazioni.

Ti è piaciuto il percorso e hai apprezzato “l’ambience” italiana?
Il percorso è stato vario e piacevole; riguardo al clima che ho respirato è stato straordinario! Grazie a tutti per rendere i momenti di questo sport indimenticabili!

 

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GIUDITTA TURINI

Hai avuto una gestione di gara perfetta, tutta in progressione, l'avevi studiata così con Franky (Franco Collé, tuo compagno)?
Sì, direi che ho avuto una gestione di gara perfetta per le mie “abilità”! La progressione era l’unica tattica che potevo adottare in una gara come questa, non troppo nelle mie corde visti i molti tratti corribili. Insieme a Franky avevamo proprio studiato questa piccola strategia: gestire bene la prima parte di gara, non farsi prendere dal ritmo impressionante di alcune atlete, mantenere il mio fino al 40° km, per poi provare ad aumentare sempre un pochino di più, ed è andata così. Per mia fortuna non ho mai avuto momenti di crisi e avere Franky ai ristori, oltre che la mia mamma, è stato molto d’aiuto e rassicurante.
Ripeto: Franky ha avuto un ruolo fondamentale in questa gara!! Mi dispiace veramente tanto che non abbia potuto correre, è stata un po’ una sofferenza per lui essere ai ristori perché patisce vedere gli altri correre, però senza il suo supporto non credo avrei fatto questo risultato. Ha creduto in me pur conoscendo i miei limiti!

Certamente c'era Franky che ti dava i distacchi, ma pensavi di poter andare a prendere Martina?
Fino all’ultimo ristoro non avevo proprio idea di cosa stesse capitando davanti a me. Franky e mia mamma ad ogni ristoro mi dicevano che stavo andando bene, ma come da accordi, non volevo sapere il distacco, dovevo fare la mia gara. Al 48° km ho visto Julia Kessler che si ritirava, poco prima mi avevano detto che ero quarta, ma non sapevo quanto avanti fosse Marty. All’ultimo ristoro, Franky mi ha detto “Hai Marty a 2 minuti: provaci!”. E così ho fatto, ho iniziato a spingere tutto quello che potevo finché non l’ho vista. Era insieme ad un altro atleta, credo non sapesse che avessi recuperato un po’ di minuti e che stessi arrivando a prenderla. Quando mi ha vista (ero ormai a 20/30 metri da lei) ha provato ad aumentare, ma aveva qualche problemino alle ginocchia e così l’ho passata e mi ha detto: “ci ho provato, ma...”. Per come son fatta, mi è quasi dispiaciuto passarla, è un idolo per me (dopo Eli Desco, c’è lei)! Però ne valeva il titolo italiano che l’anno scorso non sentivo tanto mio visto che Julia aveva stravinto su di me all’UTLO, ma non essendo tesserata, non si era aggiudicata il titolo. Ho poi continuato a tutta fino al traguardo.

 

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ANDREAS REITERER

Abbiamo avuto l'impressione che tu abbia gestito i primi 20 km di gara per poi cambiare marcia, è andata così?
Sono sempre stato davanti a dettare il ritmo, nella prima parte eravamo in 5, poi attorno al ventesimo km mi son detto che era arrivato il momento, ho alzato il ritmo e in breve mi son ritrovato da solo. Al quarantesimo mi hanno detto che avevo 7/8’ di vantaggio e ho spinto ancor di più. Di certo non pensavo di vincere così facilmente.

È vero che è presto, ma al Mondiale ci andrai con quali aspettative?
Innanzitutto il Mondiale è molto lontano nel tempo, quindi penso che rallenterò un po’ i ritmi. Il prossimo appuntamento importante sarà la CCC a fine agosto, per poi finalizzare la preparazione per i Mondiali di novembre, bisognerà fare attenzione a non aver esagerato con le gare durante l’anno.

 

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DAVIDE CHERAZ

Visto il parterre incredibile, è facile pensare che il ritmo sia stato molto alto sin da subito, ci racconti le tue sensazioni durante la gara?
Il ritmo è stato “tirato” sin da subito, io non ero nel gruppetto di testa ma li vedevo 50 m avanti, al ristoro del 21° km, quando ho raggiunto gli altri, ho visto che Reiterer si era avvantaggiato. Ho avuto una piccola crisi attorno al trentesimo km, credo più mentale che fisica, mi sono buttato un po’ giù. Nella salita dopo il ristoro del 40° km ho iniziato a sentirmi un po’ meglio, infatti al 49° km avevo ripreso il gruppo davanti e ho iniziato ad attaccare il più possibile. C’è stata una bella battaglia con Gil Pintarelli, lui mi sorpassava in discesa e io replicavo in salita, poi nell’ultima discesa ho dato tutto!

Credo che avresti firmato prima della gara per un secondo posto dietro al missile Andreas, quindi sarai soddisfatto di questo grande risultato!
Assolutamente avrei firmato, sapevo di stare bene, negli ultimi allenamenti mi sentivo in forma, non avevo nessun problema però avevo qualche punto interrogativo, un po’ per la distanza e un po’ perché non sapevo come stavano gli altri. Son partito con tanti dubbi e quindi sono super felice della mia gara, adesso bisogna allenarsi sul serio però!


PAOLO GERMANETTO

Questa era la prova di selzione in vista dei prossimi Mondiali di novembre. Come vi muoverete ora per fare le convocazioni?
Le Porte di Pietra era la prova principale di selezione; nei criteri non era specificato il numero di atleti che sarebbe stato selezionato, perché verranno presi in considerazione anche altri parametri, come i distacchi presi per esempio. Il Mondiale avrà 4 specialità, più la gara Junior, 6 posti disponibili per le gare Trail (Short e Long), 4 per la Mountain Classic, il Vertical e la gara Junior; non è detto che tutte le Federazioni vadano a completare il numero massimo di atleti convocabili. In tutti gli incontri che abbiamo avuto con gli atleti abbiamo sempre detto che non necessariamente avremmo riempito tutte le caselle perché le scelte sarebbero state fatte anche in base al livello tecnico in una determinata categoria e distanza.
I convocati verranno comunicati entro il 6 giugno 2021; sarà un elenco un po’ più ampio, visto che essendo i Mondiali a novembre possono esserci infortuni e situazioni da verificare
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