La quarantottesima edizione della Sierre Zinal si svolge anche quest’anno nell’arco di un mese a causa della pandemia Covid 19, ma una gara Elite era prevista per sabato 7 agosto alle 10.15, con un parterre come sempre eccezionale.
Testo di Maurizio Scilla
Alla vigilia i favoriti erano i vincitori del 2019, un’edizione che aveva stabilito i nuovi record, 2h25’35” per il catalano Kilian Jornet e2h49’20” per la svizzera Maude Mathys.
© Jordi Saragossa
“La Course des cinq 4000” prevede 31 km con 2200 m dislivello, con una parte iniziale veramente “tosta”, in 7 km si arriva a Ponchette con ben 1300 m di dislivello, tra gli uomini in questo settore lo svizzero Remi Bonnet impone un gran ritmo e sgrana il gruppo, ai 1870 m di Ponchette transitano lui e Kilian Jornet, seguiti dalla coppia formata dall’eritreo Petro Mamu e dal keniano Lengen Lolkurraru.
Nel tratto seguente verso Chandolin l’eritreo riesce a rientrare sul duo di testa e passa al comando. Non può mancare la risposta di re Kilian che sembra aver scherzato fino a quel momento, prima stacca Bonnet e poi Mamu che in seguito perde tantissime posizioni. Avanza invece il keniano Lolkarraru che passa al secondo posto, ma nella parte finale la top ten viene rivoluzionata. Kilian va a vincere per la nona volta questa classica delle Golden Trail World Series in 2h31’44”. Gli ultimi km sono contraddistinti dal gran recupero dello scozzese Robbie Simpson che chiude in 2h32’26”, per lui si tratta della quarta volta che occupa il secondo gradino del podio. Favolosa la prova del trentino Cesare Maestri che al suo esordio riesce nell’impresa di salire sul podio con il ragguardevole tempo di 2h 33’51”.
© Martina Valmassoi
Buon quarto posto per il keniano Lengen Lolkurraru, ottima gara anche per l’altro trentino Davide Magnini che chiude quinto in 2h34’38”, completano la top ten, il francese Thibaut Baronian, il giovane spagnolo Daniel Osanz, l’esperto francese Julien Rancon, lo svizzero Remi Bonnet e l’americano Hayden Hawks.
© Martina Valmassoi
In campo femminile, si può parlare di un assolo dal primo all’ultimo metro per la svizzera Maud Mathys, ancora una volta l’elvetica dimostra di essere imbattibile e chiude in 2h46’03”, tempo non paragonabile con quello del record visto che il tratto iniziale è diverso. La vera sorpresa di giornata è l’olandese residente a Zurigo, Nienke Brinkman, grandissima prestazione per lei che la porta a tagliare il traguardo di Zinal in 2h48’58”, bella prova anche per la francese Anais Sabrie che ferma il crono in 2h55’23”. Quarto posto per l’altra francese Blandine L’Hirondel, seguita dalla keniana Teresiah Kwamboka Omosa. Completano la top ten la ceca Marcela Vasinova, la svizzera Simone Troxler, la spagnola Nuria Gil Clapera, la nostra Alice Gaggi e l’altra svizzera Judith Wyder.
CLASSIFICA MASCHILE
1. Kilian Jornet (ESP) 2:31:44
2. Robbie Simpson (GBR) 2:32:26
3. Cesare Maestri (ITA) 2:33:51
4. Lengen Lolkurraru (KEN) 2:34:28
5. Davide Magnini (ITA) 2:34:38
6. Thibaut Baronian (FRA) 2:34:57
7. Daniel Osanz (ESP)
8. Julien Rancon (FRA)2:36:27
9. Remi Bonnet (SUI) 2:37:18
10. Hayden Hawks (USA) 2:37:48
14. Francesco Puppi (ITA) 2:38:59
21. Fabio Ruga (ITA)2:43:33
27. Alex Baldaccini (ITA) 2:46:28
30. Henry Aymonod (ITA) 2:47:04
CLASSIFICA FEMMINILE
1. Maude Mathys (SUI) 2:46:03
2. Nienke Brinkman (NED) 2:48:58
3. Anais Sabrié (FRA) 2:55:23
4. Blandine L'Hirondel (FRA)2:59:08
5. Teresiah Kwamboka (KEN) 2:59:28
6. Marcela Vasinova (CZE) 3:03:55
7. Simone Troxler (SUI) 3:05:39
8. Nuria Gil Clapera (ESp) 3:07:43
9. Alice Gaggi (ITA)3:07:53
10. Judith Wyder (SUI) 3:08:10
23. Cecilia Basso (ITA) 3:21:34