A cura di Maurizio Scilla
L’ Eiger Ultra Trail ha visto la sua nascita nel 2013 e pian piano è diventata una gara molto ambita dai trailer, ancor di più in questi anni con l’entrata nelle UTMB World Series.
Eiger, solo la parola incute timore, ma pensandoci bene non dev’essere così terribile questa montagna, se si è lasciata perforare dagli uomini per far sì che un treno a scartamento ridotto unisse Kleine Scheidegg allo Jungfraujoch, con due spettacolari stazioni intermedie che permettono la vista sulla “terribile” parete nord e sul ghiacciaio di Grindelwald. La “paurosa” parete nord dell’Eiger è stata inviolata per lungo tempo, solo nel 1938 una cordata riuscì nell’impresa!
IL PERCORSO DELLA 101 KM
Da Grindelwald si affrontano subito i primi 1000 m di dislivello positivo che portano a Grosse Scheidegg. Si sale ancora, sopra i 2000 m e la vista sull’Eiger, i ghiacciai, il Monch e lo Jungfrau è spettacolare. Segue la discesa a Bort, prima di arrivare a First. Si corre poi un lungo tratto su una balconata eccezionale con passaggio magnifico tra i laghetti Bachsee. A Oberlager si alza la testa e si vede il Faulhorn, 650 m più su, l’ultima parte della salita è impegnativa, a tornantini. Siamo a 2680 m, ”Cima Coppi” della gara, vista a 360° spettacolare (33 km). Per arrivare a Burglaunen (metà gara) è quasi tutta discesa. Dal Faulhorn a Shynige Platte è un vero paradiso, subito si perde quota su sentierino abbastanza ripido, poi si alternano tratti di traverso a tratti in cresta con viste incommensurabili sul blu “carico”del lago di Brienz.
Burglaunenen, è a soli 900 m di quota, può fare veramente caldo. Si passa dall’altra parte della valle, il percorso che porta a Wengen è un continuo saliscendi un po’ snervante. Dal paese inizia la salita più dura della seconda parte, i 900 m di dislivello positivo che portano a Männlichen. I dieci kilometri che portano Kleine Scheidegg presentano solo 350 m di dislivello positivo e scorrono via abbastanza veloci visto che il terreno non è tecnico e la vista è sempre ragguardevole.
A Kleine Scheidegg il ristoro è all’interno del rimessaggio dei treni dello Jungfrau, molto particolare. Si sale poi alla stazione di Eigergletscher su un tratto di morena. Si inizia a scendere, sotto la mitica parete nord dell’Eiger. Si vede Grindelwald, sembra finita, ma mancano ancora una decina di km e 300 m di dislivello, prima di tagliare il traguardo.
101 KM 6700 m+
La gara maschile ha visto assoluto protagonista Andreas Reiterer, a meno di un mese dalla Lavaredo Ultratrail chiusa al sesto posto, l’altoatesino ha condotto sempre la gara chiudendo in 11h05’32”, davanti agli svizzeri Ramon Manetsch e Aleix Toda. Grande gara anche per l’elbano Matteo Anselmi che con una gara regolare ha chiuso al quinto posto in 12h15’37”. Ottavo Francesco Cucco.
Tra le donne la statunitense Hannah Osowski grazie a un grande finale riesce ad imporsi, precedendo la tedesca Eva Maria Sperger, terza la spagnola Sandra Sevillano Guerra.
Questi i commenti dei protagonisti:
ANDREA REITERER
“Un percorso spettacolare, ma durissimo, con tanto dislivello e salite molto ripide e anche le discese erano abbastanza muscolari. Oggi direi che ho fatto pochi errori o forse nessuno. E’ stata una grande giornata! Il recupero dalla LUT è andato molto bene, tutti mi dicevano che era passato troppo poco tempo, ma io volevo provare, volevo fare ancora una gara forte prima della CCC. Ho provato un po’ di cose nuove ed è andata bene. Adesso si punta a Chamonix, spero di recuperare in fretta, continuerò ad allenarmi bene fino a fine agosto”.
MATTEO ANSELMI
“Sono molto contento di come è andata la gara, data la lista di partenti sapevo che era difficile riuscire a centrare la top 5 ma la volevo con tutto il cuore. Era una mia gara obiettivo e anche se nelle ultime settimane ho tribolato un po' con la caviglia destra sono riuscito a presentarmi in una condizione fisica accettabile alla partenza. Non sapevo il distacco che avevo su Andy Symonds, avevo sempre paura che potesse rientrare, ma una volta arrivato all'ultimo ristoro ho spento il cervello che continuava a farmi presente i dolori che avevo in tutte le parti del corpo ed ho pensato "Matthew you can do it!". Essere su un podio di una gara by UTMB con atleti come Andy Reiterer è un grande stimolo per me e per i prossimi appuntamenti. Per quanto riguarda la gara credo non ci sia niente da dire per chi la conosce già, oltre ai panorami spettacolari che ti accompagnano tutto il giorno è incredibile di come ti senti piccolo ma allo stesso tempo grato di correre su queste montagne”.
51 KM 3100 m+
Tra gli uomini la vittoria è andata a Jeshurun Small, lo statunitense ha chiuso in 4h59’43”, precedendo il francese Paul Mathou e il norvegese Sindre Buraas.
Vittoria yankee anche tra le donne, la fondista Sophia Laukli nella parte finale è riuscita a superare la britannica Holly Page, centrando anche il nono posto assoluto, completa il podio la tedesca Kim Schreiber.
35 KM 2500 m+
Vittoria tra gli uomini per il britannico Robbie Simpson, mentre in campo femminile bella vittoria per la torinese Camilla Magliano in 3h55’57”, 7 assoluta.
CAMILLA MAGLIANO
"L’iscrizione all'Eiger è stata dettata dal desiderio di vedere da vicino e vivere anche io un po' sulla mia pelle una montagna con una storia così conosciuta!! Sabato mattina sono salita sul trenino che da Grindelwald mi portava alla partenza ed ero stranamente tranquilla, contenta e per nulla agitata. Ci scaldiamo e via si parte. Sento che le gambe girano, che sto bene e sto con il primo gruppo di uomini. La gara sale, sale imperterrita prima su asfalto poi su sterrata e infine su sentieri di boschi fitti con enormi radici. Per fortuna siamo nascosti tra i boschi perché fa caldo. Wengen primo ristoro sono sempre lì che galoppo, la mia sarà una cavalcata solitaria perché correrò sempre sola tranne gli ultimi km di gara che condivido con un inglese.
La salita continua, il bosco si dirada per lasciare la scena alla montagna dura, irta, imponente. Io sto bene, le salite sono dure, cammino a tratti ma cerco sempre di correre, quando spiana sento che posso spingere. Kleine Scheidegg: ho due amici che mi danno flasks e gel e via si scende un po', poi si affronta l’ultima salita su una cresta dura. So che poi ci saranno 1100 metri di discesa, temo sia tecnica ed invece mi si presenta una discesa tutta corribile a tratti molto ripida ma stupenda.
Il caldo diventa sempre più pressante perché scendiamo in picchiata ed eccomi, vedo il traguardo!!! Felicissima e piena di energie, l'Eiger mi ha emozionata!!".