Dopo 45 giorni di utilizzo possiamo davvero dire di aver analizzato in profondità le caratteristiche del Polar Grit X2 Pro, la punta di diamante dell’azienda finlandese nel campo degli orologi multisport.
Batteria
Il Grit X2 Pro è dotato di una batteria ai polimeri di litio che promette una durata della batteria di 43 ore con registrazione posizione GPS ad ogni secondo e sensore cardiaco ottico attivato (che può essere allungata fino a 140 ore con registrazione della posizione GPS ogni due minuti, sensore cardiaco ottico disattivato, schermo in modalità screensaver. Nel test siamo arrivati a 34 ore ma utilizzando continuamente la funzione di navigazione “turn by turn”, per cui la stima della durata in un intorno delle 40 ore sembra realistica.
Navigazione
È senz’altro la novità principale rispetto alla prima generazione di Grit X Pro, e si è dimostrata davvero efficace. Sia in bici durante il Veneto Gravel che in un allenamento da 12 ore in montagna l’orologio ci ha condotti senza problemi lungo la traccia da seguire. Nella modalità di navigazione “turn by turn” ad ogni bivio viene emesso un avviso sonoro e il display si accende per mostrare la direzione da prendere. Inoltre, se lo smartwatch è associato ed è aperta l’applicazione Polar Flow viene data anche una guida vocale senza dover nemmeno guardare lo schermo. Unico neo è la necessità di calibrare la bussola all’inizio di ogni escursione in cui si vuole utilizzare il sistema di navigazione, ma è un'operazione che non richiede più di 30 secondi. Saltuariamente, sopratutto con percorsi estremamente lunghi e in zone boscose, l'orologio richiede di ripetere l'operazione di calibrazione: sull'uscita più lunga di circa 9 ore per 50 km di sviluppo è accaduto due volte.
Polar Flow è integrato con Komoot e Strava e l’importazione delle tracce gpx sull’orologio risulta estremamente facile e intuitiva.
Le prove sul campo hanno dimostrato una grandissima efficacia del sistema di navigazione: 30 metri prima di un bivio si attiva l'allarme sonoro indicando la direzione della svolta da prendere, che poi si ripete dieci metri prima e infine nel momento della svolta: praticamente sempre quest'ultimo avvertimento si è attivato a meno di un metro dalla svolta stessa!
Durante la navigazione è particolarmente utile la schermata che indica il profilo altimetrico del percorso che stiamo seguento: sulla sinistra ci sono i metri di dislivello positivo e negativo giù superati e sulla destra quelli mancanti.
Mappe
L’orologio viene fornito con delle mappe offline a media risoluzione dell’Europa e del Nord America. Dall’applicazione Polar Flow possono essere scaricate, gratuitamente, mappe ad alta definizione per singoli Paesi. Il download deve essere fatto dal PC (il Grit X2 Pro non ha il wifi) e trasferite collegando l’orologio via cavo USB al PC con un semplice “copia-incolla”. Qualcuno preferirebbe poter effettuare il download direttamente dall’orologio, ma francamente la procedura è talmente semplice e fatta “una tantum” da farmi preferire questo sistema. Lo spazio a disposizione è di 32 Gb e risulta estremamente capiente (la mappa dell’Italia in alta risoluzione occupa circa 1,3 Gb di memoria).
Questa la schermata di Polar Flow da cui scaricare le mappe ad alta definizione dei singoli Paesi:
GPS
Il nuovo design dell’antenna GPS promette una maggiore accuratezza della misurazione della posizione: nelle nostre prove abbiamo ripetuto per una quindicina di volte un percorso in montagna con passaggi anche nel bosco, senza notare scostamenti nella traccia registrata e con una misurazione della distanza che rimane di fatto sempre identica. Insomma da questo punto di vista Polar, con la nuova antenna e gli algoritmi di calcolo, sembra davvero aver fatto centro.
Anche la misurazione dell’altitudine è decisamente migliore della precedente versione: in tutte le prove non è mai stato necessario “settare” l’altitudine iniziale prima di partire per un allenamento.
Schermo
“Luminosissimo” è l'esclamazione che abbiamo fatto non appena l'orologio si è acceso. La lettura dei dati è quindi facilissima in tutte le condizioni, perfino in vetta ad una montagna sotto il sole del mezzogiorno. Polar fornisce l’orologio con delle schermate pre-impostate, ma è possibile personalizzare i dati che si preferisce visualizzare.
Lo schermo AMOLED da 1,39 pollici di diagonale risulta del 15% più ampio rispetto alla generazione precedente del Grit X. La densità è di 326 pixel per pollice, una risoluzione davvero ottima che si esalta in modalità “navigazione” con dettagli delle mappe sempre facili da leggere. È dotato di funzionalità touch per spostarsi tra le varie schermate che funziona benissimo, anche se personalmente continuiamo a preferire l’utilizzo dei tasti laterali.
Robustezza
Il vetro in zaffiro è resistentissimo e durante le prove (anche con qualche caduta durante le discese in montagna) non ha mostrato segni di “graffi” a seguito delle cadute. La cassa è in acciaio ed è disponibile anche la versione in titanio, e l’orologio risulta certificato secondo gli standard militari 810H che ne garantisce l’utilizzo anche nelle situazioni più estreme.
Analisi biometriche
La tecnologia proprietaria Elixir: il sensore ottico permette non solo di rilevare il battito cardiaco, ma anche di misurare la variabilità cardiaca, il livello di saturazione dell’ossigeno nel sangue e permette di fare un elettrocardiogramma senza utilizzare una fascia cardio. Anche qui tutto perfetto, ma da Polar che da una vita ha basato il proprio successo su questo aspetto, non potevamo attendersi nulla di diverso.
PRO
Facilità di utilizzo
Precisione GPS
Mapper gratuite dettagliate
Sistema di navigazione estremamente accurato
Integrazione con Komoot e Strava
Durata della batteria compatibile con un'ultratrail da 100 miglia
CONTRO
Prezzo elevato (749 euro nella versione in acciaio)
Mancata integrazione con sistemi di allenamento come TrainingPeaks
Calibrazione bussola da ripetere sui percorsi più lunghi.