TDS la sorella cattiva

di Davide Grazielli

Dopo la PTL, partità lunedì, è ora della TDS che partirà mercoledì alle 6:00. Conosciuta per essere la sorella “cattiva” dell’UTMB, negli anni è stata vinta da atleti di altissimo livello: Dawa Sherpa, Pau Bartolo, Patrick Bohard o lo stesso Xavier Thevenard vincitore l’anno scorso dell’UTMB, ed in campo femminile Andrea Huser, Natalie Mauclair o Agnes Hervé. Ed è anche una gara dove gli italiani si sono piazzati sempre bene, con Mattia Roncoroni terzo come Alessandra Carlini, per non parlare dei diversi podii di Lisa Borzani. Lisa Borzani che era attesa anche quest’anno, probabilmente non sarà al via dopo l’affermazione lo scorso weekend nella 90 km dell’UT4M. Anche l’altra favoritissima, Ruth Croft, non sarà al via per correre il Trofeo Kima. Un peccato perchè dopo la stupenda vittoria alla CCC si attendeva la kiwi con impazienza anche alla TDS.

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I favori del pronostico vanno quindi all’inglese Beth Pascall, che come possibile antagonista dovrebbe avere Nerea Martinez o la francese Christine Denis Billet.

Tra gli uomini, abbiamo buonissime speranze grazie a Franco Collè, che al Walser Ultra Trail ha dimostrato di essere ritornato sui livelli dell’anno scorso: il percorso gli si addice, vediamo se Franco saprà gestire al meglio la gara. La colonia spagnola fa paura: Pau Capell, Jordi Gamito e Yeray Duran hanno dimostrato tutti e tre di essere in gran forma quest’anno, meno Jessed Hernandez, che però resta un talento cristallino. Tra i francesi invece se Bohard potrebbe far valere la sua esperienza di ex vincitore, Sascha Devillaz sembra il più accreditato assieme al corso Guillame Peretti. Occhio anche ad Anthony Gay.

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Altri possibili protagonisti: Sondre Amdhal deve ritrovare la forma che lo aveva portato nel 2014 al top dell’UTWT mentre il vincitore del Tor 2012 Jules Henry Gabioud potrebbe essere un nome valido. Un outsider esotico? Yun Yanqiao, che però su terreno tecnico deve ancora dimostrare il suo valore, difficile che azzecchi una gara tosta come la TDS alla prima. Il sempreverde Csaba Nemeth non va mai sottovalutato da queste parti, e nel novero dei pretendenti ad un posto al sole va contato anche l’australiano Majell Backhausen, che l’anno scorso aveva vissuto e si era allenato per un anno a Chamonix. Chiudiamo con due italiani che puntano in alto: Michael Dola è in forma e lo ha dimostrato al Cervino X-Trail,  mentre Filippo Canetta, di ritorno dall’infortunio che lo ha tenuto lontano dai sentieri, resta una garanzia assoluta su certe distanze.

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