Questo fine settimana l'Ultra Trail World Tour si sposta in Australia per Ultra Trail Australia, nello scenario affascinante delle Blue Mountains. In programma svariate distanze con anche una “crono” da 1,2 km sui Furber Steps, ma la distanza regina resta la 100 km con circa 4.400 metri di dsl.
Parecchio terreno corribile, ma anche strappi molto duri, specie nella seconda parte, e con un finale tutto in salita: il classico percorso completo dove serve non avere punti deboli per stare davanti.
Al centro dell'attenzione, c'è sicuramente il ritorno di Rob Krar alle competizioni: dopo aver dominato il biennio 2014/2015 con due vittorie alla Western States, Leadville e Run Rabbit Run infilate nel carniere, record a The Canyons, per lui una lunga pausa per infortunio dove ha comunque corso in bici per poi dedicarsi allo scialpinismo (è stato anche in Italia ai Mondiali a marzo). Ora torna in una gara internazionale, e tutti sono curiosi di vedere se è ritornato ai suoi livelli. Conoscendo la qualità del personaggio, difficile che si schieri al via se non sa di essere al 100%, ma la conferma ce la darà soltanto il percorso sabato. The Beard is back!?
A dargli battaglia qualche nome internazionale ed una nutrita schiera di Aussie.
Tim Tollefson è il primo nome che viene in mente: dopo un secondo posto alla CCC ed un terzo all'UTMB, Tim non è certo sconosciuto, eppure raramente attira l'attenzione su di sé. A Hong Kong si è difeso alla grande, la distanza la conosce, ed il terreno sembra adattarsi al meglio alle sue caratteristiche. E ha il passo per stare con Krar, visti i suoi tempi sulla maratona. Ci sarà anche Matt Flaherty, che ha mostrato negli ultimi anni lampi di classe ma fatica a trovare continuità ad alto livello. Ah, ovviamente c'è anche Michael Wardian, ma d'altronde dove non lo troviamo?
Gli europei hanno in Sondre Amdhal e Aurelien Collet due carte valide da giocare: Sondre ha grande esperienza internazionale, mentre per Collet... ragazzi, si sa che i francesi se la giocano sempre. Aspettiamoci partenza a razzo e poi si vedrà. E non dimentichiamo l'ennesimo lituano, Andrius Ramonas.
Locals? Ben Duffus non ci sarà, ma Dave Byrne è il nome giusto per questa gara. Martin Kern, così come il neozelandese Grant Guise sembrano più gente da vera montagna, mentre Jono O'Loughlin e Tom Brazier potrebbero essere due nomi da top ten.
Tra le donne un solo nome “straniero” ed è la Sally McRae che abbiamo visto di recente anche allo Sciacchetrail in Liguria. Difficilmente vedrà il podio, perché per la vittoria dovrebbero essere Beth Cardelli a giocarsela con Lucy Bartholomew, il nome nuovo del trail running Down Under. Marie McNaughton, neozelandese che vive ad Hong Kong è la terza candidata alla vittoria, specie se le prime due esagerano nella prima parte. Gill Fowler ha esperienza da vendere, ma se dobbiamo nominare un'outsider, allora Hanny Allston è quello su cui puntare. Ex campionessa del mondo di orienteering, maratoneta veloce, su distanze fino ai 50 km è virtualmente la più veloce del lotto: se tiene la distanza, è dura per le altre.
Si parte sabato alle 7:00 (ore locali, ovvio, sono le 23:00 di venerdì da noi) ed il meteo giocherà comunque un ruolo importante, visto che le Blue Mountains sono famose per attirare temporali e precipitazioni essendo circondate da deserto e mare. Per la classifica dell'UTWT non ci saranno grossi sconvolgimenti, ma la grande curiosità resta il ritorno di Krar: tutti attaccati al live su www.ultratrailaustralia.com.au