Venerdì 30 agosto si corre la CCC (Courmayeur/Champex/Chamonix), 101 km 6100 m+, la seconda gara più importante della settimana UTMB.
Il valtellinese Marco De Gasperi, pluriiridato di corsa in montagna e nazionale di trail running, l’aveva già chiusa al quarto posto lo scorso anno, non senza un pizzico di rammarico per aver sfiorato il podio. E allora quest'anno ci riprova. E noi lo abbiamo intervistato a poche ore dal via.
Ph. Van Marty
Ci racconti un po’ la tua stagione 2019, iniziata molto bene, poi per vari motivi non hai potuto esprimerti al livello che siamo abituati a vederti.
Sì, la non è stata soddisfacente in particolare nel periodo estivo, ma ci sta alla mia età che ci sia un calo dopo 2 stagioni fatte bene. Calo dovuto principalmente ad una anemia che mi ha afflitto un po’ prima dei Mondiali ed è continuata, non lasciandomi le forze per affrontare le prove che mi ero messo in testa.
Torniamo all’ esperienza di Chamonix sempre sulla CCC dell’anno scorso, fino a Trient eri in lotta per la vittoria, poi hai accusato un calo nella parte finale che comunque ti ha portato a concludere appena fuori dal podio, cosa hai sbagliato e come ti comporterai quest’anno e chi vedi come favoriti?
Penso che comunque sia fondamentale la motivazione. Anche se mi sento un po’ stanco a livello energetico, ho ancora delle belle prospettive davanti, ho ancora fiducia nei miei mezzi e voglio chiudere la stagione in modo positivo.
È chiaro che ci sono grosse incognite, che magari non c’erano nel passato perché arrivavo con la consapevolezza di stare bene. Qui arrivo da un’estate un po’ tribolata. Non ho avuto grandi test ultimamente, perché l’ultima gara che ho fatto, è stata la Dolomites Ultra corsa più di un mese fa. Cercherò di fare del mio meglio e di portare un po’ della mia esperienza. C’è anche da dire che anche l’anno scorso non mi ero allenato tantissimo per questa gara principalmente per problemi di tempo, l’avevo un po’ improvvisata.
Alla fine si è visto che ho avuto questo calo da Trient in avanti, a 27/28 km dall’arrivo ho iniziato a sentire le gambe stanche, un po’ dovuto alla mancanza di esperienza, ma più che altro a causa della condotta di gara un po’ azzardata rispetto all’allenamento che avevo. Credo di aver fatto l’errore di correre troppo veloce la discesa dal Col Ferret, ho guadagnato sul cinese Min Qi, ma soprattutto su Thomas Evans e Pau Capell, che poi nel finale mi hanno riagganciato e staccato nettamente. Quest’esperienza mi servirà per non cadere più nel tranello, non guarderò nessuno. Quest’anno il parterre è molto più alto, ci sono molti atleti che arrivano qui in forma, oltre al cinese ci saranno Luis Albert Hernando, Michel Lanne e Thibaut Garrivier, che sono sulla carta più forti di me in questo momento, quindi li lascerò andare e cercherò di seguire una tabella di marcia più tranquilla.
Ph. Saul Santos
Come si prepara una gara come la CCC, un’ultra trail di 100 km ma tutto sommato corribile?
È difficile dirlo perché non ho grandissima esperienza, credo siano fondamentali i lunghi ma non come quelli di chi arriva, come me dalle distanze piu’ corte, cioè non lunghi di qualità, ma lunghi stile UTMB, di 7/8 ore fatti per arrivare alla fine con ancora energie. Spendere del tempo in quota aiuta senz’altro e cercare di riposare tra un lungo e l’altro, dare il giusto recupero al proprio corpo. Non sono sicuramente la persona giusta per dare consigli in questo ambito, in cui ho anch'io ancora molto da imparare.