Di Alessio Zambon
In un 2020 che ha visto un lungo susseguirsi di annullamenti e di pettorali rimborsati, c’è chi, come la Swissalpine di Davos, ha deciso che gareggiare si può. Quattro le distanze: 68 km e 2600 m+, 43 km 1400 m+, 23 km e 600 m+ e 10 km con 230 m+. La notizia della conferma non è rimasta di certo nascosta tanto che le gare contano più di 1250 iscritti tra gli uomini e 550 tra le donne, niente male in periodi come questi e se confrontati con i dati dello scorso anno (1400 iscritti totali).
Tra gli iscritti impossibile non notare l’altissimo livello dei top runner al via, specialmente tra gli atleti svizzeri e italiani che non si vogliono far scappare questa ghiotta occasione di correre tra gli splendidi scenari delle alpi svizzere, e perché no, provare ad accaparrarsi l’ingente montepremi messo in palio dall’organizzazione (2000 CHF al vincitore).
Stephan Wenk
Nella gara regina tra i nomi più rilevanti vediamo uno Stephan Wenk, che sulla carta sembra il favorito anche se abituato a distanze più corte. Forte concorrenza verrà dai suoi connazionali Bernhard Eggenschiwiler vincitore qui lo scorso anno, Gabriel Lombriser, Gabriele Sboarina e Roman Swyss, tutti volti noti delle scorse edizioni qui a Davos.
Riccardo Montani
Alto anche il livello tra le file degli atleti italiani tra cui Riccardo Montani che cerca riscatto qui dopo il ritiro alla trans- Grancanaria di febbraio, l’azzurro Stefano Rinaldi, l’atleta del team Salomon Luca Carrara vincitore a febbraio della Sanremo Urban trail, Luca Manfredi Negri, fresco del record del mondo di dislivello, Christian Pizzati e Roberto Mastrotto che su una gara con queste caratteristiche potrà esprimersi al meglio.
Luca Manfredi Negri
Tra le donne spicca il nome della regina della LUT 2019, atleta del team Compressport Kathrin Götz. A darle filo da torcere toccherà alle atlete di casa Jasmin Nunige e Luiza Buehler, vincitrice l’anno scorso. Occhi puntati anche su altre atlete di casa come Nina Brenn, Lehmann Anita, Daniela Oemus, Marianne Okle e Lena Steuri.
Katrin Götz
Per la gara da 43 k il parterre alla partenza sembra addirittura più ricco, primo fra tutti un volto noto per le gare italiane, l'atleta marocchino naturalizzato svizzero Elhousine Elazzaoui, ex atleta Tornado e ora tra le fila del team Salomon. Sempre lunga la lista degli top atleti Svizzeri al via tra cui Matthias Kyburz, Nico Dalcolmo, Ruedi Becker, Daniel Lustenberger e Ramon Krebs, i quali dovranno vedersela con atleti del calibro di Abdelhadi El Mouaziz, Kévin Vermeulen, Pavel Brydl e del nostro Roberto Cassol.
Elhousine Elazzaoui
Per le donne invece l’alteta Norvegese Yngvild Kaspersen sembra favorita, ma spetterà alle due atlete di casa Corina Hengartner e Julie Fleury darle battaglia.
Yngvild Kaspersen
I pretesti per vedere i fuochi d’artificio ci sono tutti. Lo start è stato diviso per motivi di sicurezza in due tronconi: alle ore 8.00 e 8.30 di sabato 25 luglio per la Swissalpine 68 km, e alle 7 e 7.30 di domenica 26 luglio per la 43km.