DE GASPERI E GERARDI PROTAGONISTI SUL SENTIERO ROMA

Testo e interviste Maurizio Scilla

Foto ©Julen Erloza

 

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IL PERCORSO

Il Sentiero Roma è una tra i più affascinanti e classici trekking sulle Alpi Centrali. La partenza ha luogo in Valchiavenna e più precisamente a Novate Mezzola. È un percorso molto tecnico e nel tratto intermedio percorre al contrario i sentieri del mitico Trofeo Kima.

Nella sua sezione centrale, nel tratto dal Rif. Gianetti al Rif. Ponti, propone diversi passaggi attrezzati, nella salita e discesa dai passi. Sono ben 8 i passi sopra i 2500 m (Barbacan, Camerozzo, Qualido, Averta, Torrone, Cameraccio, Bocchetta Roma, Corni Bruciati). Il percorso termina a Torre Santa Maria in Val Malenco.

 

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UN PO’ DI STORIA

Solo un mese fa il forte skyrunner della Valmasino Valentino Speziali, aveva fatto registrare il nuovo record del percorso, 8h42’32” il suo crono.
Mentre nel 1985 Luciano Capitani aveva fatto registrare il tempo di 9h35’15”, da ricordare poi il 9h1548” di Flavio Arrigoni, nel 2001 fu Fabio Contessa a stoppare il tempo in 9h04’27”.

 

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IL RECORD

Questi i numeri del Sentiero Roma: 54 km 4500 m+.

Protagonisti i due atleti del Team Scarpa, Marco De Gasperi e Hillary Gerardi.

Era impossibile pensare che il Dega durante quest’estate senza gare non si inventasse qualcosa e così è stato. Il bormino ha letteralmente demolito il vecchio record e su un percorso così impegnativo e super tecnico ha fatto registrare un tempo favoloso scendendo sotto le otto ore: 7h53’41”. 

Ma anche la forte skyrunner statunitense, che vive in Francia, Hillary Gerardi non ha scherzato facendo fermare le lancette dopo 10h06'41”.

 

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IL COMMENTO DEI PROTAGONISTI

 

MARCO DE GASPERI

 

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Marco, ti aspettavi di scendere sotto le otto ore?

Pensavo che sarebbe stato molto difficile perché Valentino Speziali ha una grossa conoscenza di quei passaggi in alta Valmasino, che è il suo terreno di casa e su un percorso simile questa condizione avvantaggia di molto. In più, lo avevo scortato per la seconda parte e ritenevo che stare sotto le 8 ore fosse utopistico. Invece ho avuto da subito buone sensazioni e nelle prime 4 ore del tentativo, al Rif Allievi, avevo accumulato un vantaggio di 40’. Da lì però le sensazioni hanno iniziato ad essere via via più critiche per la mancanza di fondo nella preparazione. Un piccolo errore di percorso prima della Bocchetta Roma a due ore dal traguardo, mi ha condizionato nel morale e nel fisico. Da lì in avanti è stato un piccolo calvario fra crampi e carenza di forza in salita, che comunque sono riuscito a gestire in qualche modo per terminare la mia prova sotto le 8 ore.

 

Cosa ti lascia dentro questo “Sentiero Roma”?

Dopo questa durissima esperienza ho capito quanto sarebbe bello essere ancora giovani, spensierati e vivere lo sport come in una favola, come facevo tanti anni fa.
Ho sentito di avere dato oltre il 100% di ciò che ho dentro ora, giungendo stremato al traguardo come poche volte mi è capitato.
La competizione è sempre stata il motore che ha mosso i miei allenamenti, ma gli stessi allenamenti sono diventati negli anni sempre più radi, meno performanti. Ho raschiato il fondo del classico barile perché la passione brucia ancora dentro, ma chissà per quanto ancora durerà.

 

HILLARY GERARDI

 

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Hai vinto il Kima, hai un particolare feeling con queste valli?

Volevo assolutamente tornare al Trofeo Kima quest’anno, dopo che avevo vissuto una giornata incredibile nel 2018, ma il Covid ha cambiato tutto. Volevo comunque tornare in Val Masino perché ha un posto speciale nel mio cuore, sia per la mia vittoria di due anni fa, sia perché penso che sia uno dei paesaggi più belli che io abbia visto.
Non puoi che rimanere a bocca aperta di fronte alla natura, quando vedi quelle alte vette di granito!

 

Sei soddisfatta della tua prestazione?

Penso di aver dato il meglio che potevo tenendo conto delle circostanze. Sfortunatamente ho perso circa 25 minuti perché mi son persa diverse volte, ma questo problema avrei potuto evitarlo se avessi avuto il tempo di fare una ricognizione sul percorso. Ho programmato di arrivare una settimana prima in modo da poter provare tutto il tracciato lentamente, ma sfortunatamente ho trovato brutto tempo e neve.
Ora ho anche più chiaro dove trovare acqua e assistenza, quindi potrò scegliere meglio l'attrezzatura e l'alimentazione.
Sia per il Sentiero Roma che per il Kima, sento che ho ancora un conto in sospeso perché ho identificato le cose che potrò gestire meglio la prossima volta, quindi potete scommettere che ritornerò!
Infine, ci tengo a sottolineare che da decenni sul Sentiero Roma ci sono record maschili, quest'anno abbiamo anche visto nuovi record sorprendenti su altre vie e vette alpine, quindi era giunto il momento per un record femminile. So di poter migliorare il mio tempo, ma penso anche che altre donne potrebbero migliorarlo. Spero che questa storia ispiri altre donne a provare a battere il mio tempo. Sono felice di condividere ciò che ho imparato con le altre in modo da poter alzare il livello delle donne su questo tipo di percorso.

 

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