di Alessio Zambon
25, 42, 65, 85 e 110 km, non sono i numeri del lotto ma la formula proposta dalla Innsbruck Alpine.
Un weekend, quello appena trascorso, all'insegna della corsa, dalla gara corta e veloce alla over 100 km con l'importante partnership di Adidas Terrex. Gli austriaci hanno già dato prova in questa stagione di come, anche in tempi di CO-VID, sia possibile gareggiare, senza snaturare troppo l'essenza della competizione: mascherina obbligatorie in tutte le zone comuni, partenze scaglionate in base al livello degli atleti, divieto di self-service ai ristori. Poche semplici accortezze hanno permesso di dare il via all'evento anche in questo difficile 2020. Molti gli iscritti, più di 200 nella gara da 110, fino ai 725 della 42k, per un totale di atleti che supera abbondantemente i 2000 iscritti.
La gare regina, la 100 km, ha preso il via dall’Olimpiazentrum per proseguire in mezzo ai boschi che dolcemente conducono alla valle di Stubai, da lì discesa a Birgitz e completare un giro ad anello sempre a vista della città tirolese su un percorso pieno di salite ma mediamente corribile arrivando a 4400 m.
A dominare la gara l'atleta Adidas Terrex, Janosch Kowalczyk (10h57’) che riesci ad abbattere il muro delle 11 ore, precedendo di quasi un'ora Christian Stern (11h50’) e Vincent Chessex (12h56’).
Al femminile vittoria per Katharina Hartmuth in 13h18’ che distanzia di quasi due ore la seconda classificata Kirra Blamanno (15h07’) e la terza Wonny Kiel (15h09’).
Sulla sorella minore, la 85km, il nostro Jimmy Pellegrini (8h40’) si arrende solo ad un brillante Phillipp Ausserhofer (8h25’), mentre Théo Lothode (8h50’) chiude il podio lasciando dietro di soli 2 minuti il nostrano Ivan Favretto (8h52’).
Per tutte le classifiche: https://my.