Si avvicina la fine dell’anno ed è grande la gioia e la sorpresa nel vedere il nome di Krupicka nella starting list di una prova delle Utmb World Series. Anton, non è il corridore che ha vinto di più eppure ha segnato il mondo del trail nei primi anni 2000. Dopo l’ennesimo infortunio nel 2015, sembrava sparito dai riflettori, ma l’anno scorso è tornato ad appuntarsi un pettorale alla Leadville, cogliendo un inaspettato terzo posto. Sembrava potesse essere l’inizio di un clamoroso comeback nel mondo delle corse, invece da quel giorno Tony non ha più indossato un pettorale.
Krupicka, che ormai passa più tempo a pedalare sulla sua gravel che a correre, ci riprova a fine novembre sulla 100 km di Ultra Trail Cape Town, una gara veloce che, per fondo e dislivello, si presta alle caratteristiche dei corridori americani: non è un caso che l’anno scorso sui sentieri del Capo di Buona Speranza ci sia stata una doppietta “a stelle e strisce” con Courtney Dauwalter tra le donne e Jim Walmsley tra gli uomini.
Da giovane divoratore insaziabile di km, Tony è arrivato alla soglia dei 40 anni ed è consapevole di non avere molti altri colpi in canna e che ogni gara potrebbe anche essere l’ultima ad altissimo livello.
Per quanto sia grande il talento di Krupicka, è difficile comunque immaginare che possa vincere. Il favorito d’obbligo sarà senz’altro il “Signore della Lut”, Hannes Namberger. La vittoria con record a Cortina sembrava il preludio per una grande prestazione sui sentieri dell’UTMB, invece una banale caduta nelle prime ore di gara lo ha costretto al ritiro, rovinando la sua stagione. Vorrà chiudere con una grande vittoria, così da coronare un anno che lo ha visto vincere anche Penyagolosa, oltre che a Cortina.
Tra i due litiganti potrebbe inserirsi il francese Seb Spehler che ha un conto aperto con Ultra Trail Cape Town: secondo l’anno scorso, dietro l’irraggiungibile Walmsley, può decisamente puntare al gradino più alto del podio.
Dietro questo terzetto, ci saranno altri atleti che possono puntare al podio: lo spagnolo Pere Aurell, il francese Antoine Thiriat, gli statunitensi Drew Holmen, Michelino Sunseri e Joe Grant, i sudafricani Kyle Bucklow e Daniel Classen.
E FRA LE DONNE?
In campo femminile il livello è altissimo sia nella distanza di 100 miglia che nella 100 km. Sulla prima ci sarà un duello interessante tra Ragna Debats, Ekaterina Mityaeva e Hillary Allen, mentre sulla 100 km la francese Camille Bruyas se la dovrà vedere con la svedese Mimmi Kotka e la statunitense Nicole Bitter.