E5: il salto delle Alpi - ep.1

di Francesco Rigodanza

Inauguriamo con questo primo articolo una nuova avventura, per ora online, ma a breve anche sui sentieri, di Francesco Rigodanza. Atleta di buon livello, redattore della Rivista - per cui è autore delle rubrica "Dimensione Rigodanza" nonché dei "Racconti Deliranti"... - che non ha bisogno di grandi presentazioni, ma per chi ancora non lo conosce è l'occasione buona per iniziare a seguirlo. Attraverso i suoi articoli potremo infatti divertirci, fare il tifo per lui, e perché no, trarre ispirazione per costruire un viaggio come quello che sta pianificando per fine estate e che ci racconterà passo passo.

 

 

Ormai è diventata un'ossessione. Ci penso di continuo, riguardo le cartine, calcolo le distanze, organizzo date e ferie. Sono ormai 5 anni che penso "questo è l'anno buono". Ma puntualmente rimando. Ma quest'anno no. Quest'anno si fa.

Perchè proprio l'E5? Come tutti i desideri profondi un vero motivo non c'è. E' un obbiettivo che si è insinuato lentamente dentro la mia testa e non ne vuole sapere più di uscire. No, nessun motivo, ma posso provare a trovare qualche spiegazione.

 

 

E5 è un sentiero che parte dalla Germania per arrivare in Italia, attraversa 4 stati, tutte le Alpi per finire ad uno sputo da casa, anzi "il mio E5" potrebbe finire proprio davanti casa mia se solo modificassi un attimo le ultime tappe.

E' così vicino casa che è da quando sono piccolo che incontro persone di ogni origine con zaini voluminosi camminare sui miei sentieri. Ne sono sempre stato affascinato, questi camminatori con la faccia un pò scavata dalla fatica ma apparentemente felici e spensierati. E quanti racconti che portavano con sé. Parlavano di tutte le avventure vissute e dei paesaggi fantastici che avevano attraversato.

Impossibile rimanere indifferenti, la mia fantasia ha raccolto tutte queste informazioni e ha iniziato a sognare. Le mie montagne le conosco bene ma quello che c'è da Trento in su è ignoto. Mai stato, mai visto. Eppure ormai ne ho sentito parlare così tanto, le ho immaginate così tanto che mi sembrano già posti a me familiari. Chissà cosa troverò quando questo cammino lo farò veramente?

Che poi una volta con gli amici un pezzettino lo abbiamo fatto. 4 giorni insieme in direzione contraria rispetto alla normale. Prima volta in tenda, primo trekking lungo, ultima avventura di 3 amici che poi si sarebbero sparsi in giro per il mondo.

Ok, le spiegazioni sono più o meno queste. Non sono sufficienti a spiegare l'attrazione che questo percorso esercita su di me, ma in fondo che ci posso fare. Quando ti innamori, ti innamori perché si, perché è così e basta. Ecco con un viaggio per me è la stessa cosa.

 

Ma porto tante speranze di quello che vorrei trovare, o di ciò che vorrei provare. Voglio mettermi alla prova, vivere un'avventura da solo, scollegarmi dalle preoccupazioni quotidiane senza pensare a metterci tot tempo per fare tot chilometri, se ne vale la pena posso anche fermarmi dopo 12 km, Voglio avere il tempo di pensare, pensare tanto, perdermi tra le mie idee e trovare qualche risposta ai mille dubbi che mi girano nella testa in questi mesi. Voglio trovarmi in difficoltà ma anche conoscere strane persone mosse esattamente dalla mia stessa passione.

E5. Quest'anno si fa. Quest'anno non si rimanda.

Un po’ ho paura. Ne ho tanto bisogno.

Ovviamente sono organizzato male, mi sono preso un po’ all’ultimo e non so ancora bene a cosa vado incontro. Ma forse è meglio così. Anzi, forse voglio proprio così. E quindi in queste ultime sei settimane prepartenza vi assillerò con le diverse fasi di preparazione: da cosa mettere nello zaino a come dire “mi ritiro” in tedesco! Tutto. Ogni martedì. Qui. 

 

To be continued: #sempreasud #ilmiogrupposonoio #tra600kmspiana