ALIMENTAZIONE PALEO: QUALE LEZIONE?

a cura di Diego Trabucchi

di Iader Fabbri

Consulente nutrizionale e divulgatore scientifico http://www.iaderfabbri.com/

Cofondatore di Iaderlife http://www.formula12.it/iaderlife

 

Prendiamo lo spunto da uno stile alimentare, che ha avuto un periodo di grande popolarità anche in ambito sportivo alcuni anni fa, per ragionare sui fondamenti della nutrizione.

 

www.youtube.com/watch?v=l5qxm7azEk0  

 

Non serve essere un nutrizionista, per capire cosa ci ha permesso di evolverci negli ultimi 2,5 - 3 milioni di anni. Semplicemente ragionando su quello che potevamo trovare in natura o quello che potevamo riuscire a cacciare o pescare nel periodo paleolitico; gli antropologi ci dicono che il nostro DNA è identico a quello di decine di migliaia di anni fa e pertanto possiamo ipotizzare in maniera semplice quali alimenti siano coerenti con questa genetica e che forma abbiano oggi. Io ho contato sette tipi, che possiamo trovare facilmente in un qualunque supermercato. Va da sé che gli altri alimenti sono artificiali e non ideali per noi.
Nel passato gli studi antropologici hanno portato a teorizzare stili alimentari “evoluzionisti” - quali Paleo Diet, Paleodieta o dieta paleo – che prescrivono di assumere solamente questi cibi. Il principio alla base è condivisibile e tali diete sono state a volte adottate anche da sportivi – principalmente amatoriali – magari con qualche difficoltà o necessità di adattamento.

Prima di fare una scelta alimentare di questo tipo, magari in modo esclusivo, bisogna valutare per quanto tempo la possiamo seguire, considerato che il cibo è anche un piacere ed un momento sociale. Ritengo che anche qui sia necessario trovare il giusto indice di equilibrio tra le necessità della genetica e la realtà del mondo moderno.