Road to TCE, terza parte, dopo l'articolo sugli esercizi di riscaldamento e defaticamento e sugli esercizi per entrare al top nella fase competitiva, vediamo ora gli ulti accorgimenti per affronatare al meglio la gara vera e propria.
Affrontare la gara.
Road to TCE (Traversata dei Colli Euganei)
di Pietro Faleschini - Palestra New Athletic Padova
Mancano solo tre settimane all’ormai tradizionale appuntamento con la Traversata dei Colli Euganei. Negli articoli precedenti abbiamo analizzato i benefici della routine di riscaldamento e del defaticamento (link), per poi comprendere le caratteristiche e l’approccio all’allenamento nel periodo di costruzione e nel periodo competitivo (link). Ora, ad una ventina di giorni dalla gara, possiamo trarre le somme delle nostre fatiche e canalizzare i risultati nel momento della competizione.
Partiamo dai nostri obiettivi:
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Corri la 42 Km oppure la 21 km?
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Gareggi per vincere, per arrivare nei primi “n”, oppure per cercare di concludere la gara "ancora in vita"?
Se corri per vincere non serve leggere oltre: hai già parecchia esperienza, sei ben preparato e supportato da un team; sai di essere in forma e conosci bene il tracciato. In bocca al lupo!
Se la TCE è la tua prima esperienza, affronti per la prima volta una 42 km, oppure semplicemente vuoi assaporare il percorso con calma, metti in conto un equipaggiamento più fornito, anche se più pesante, poiché dovrai resistere a diverse ore di corsa/camminata e potresti avere bisogno di ristori extra (anche se quelli dell’organizzazione sono al massimo ogni 5 km) e di qualche indumento in più.
Se ti interessa arrivare nei primi “n”, dai un’occhiata al sito della TCE: troverai le classifiche delle edizioni passate e potrai vedere il tempo che ha impiegato “n” a terminare il percorso. Potrai confrontarlo con il tempo delle tue prove o con il tempo degli anni precedenti oppure, se è la prima volta che affronti la TCE, con gare di simili caratteristiche o, in extremis, stimando una differenza rispetto alla corsa in piano.
Nella tua esperienza avrai capito quali sono i tuoi punti deboli e quali quelli forti. Consulta la mappa del percorso e il diagramma dei dislivelli (TCE, mezzaTCE): potrai farti un’idea dei punti in cui spingere e quelli in cui recuperare, nonché fare una scelta preventiva dei punti di ristoro in cui fermarti. La TCE è molto ben segnalata, perciò non avrai difficoltà di orientamento.
Qualunque sia il tuo obiettivo il tuo corpo dovrà essere nelle condizioni migliori per reggere fino al traguardo. Le due settimane prima della gara dovrai cercare di eliminare tutte le condizioni infiammatorie che turbano l’ottimale funzionamento del tuo organismo, poiché molto dispendiose energeticamente e perché riducono notevolmente l’efficienza del movimento.
Parti, dunque, dall’apparato digerente, evitando di irritarlo ed affaticarlo con pasti troppo abbondanti, troppo scarsi o troppo raffinati. Preferisci cibi semplici e nutrienti (ricchi di acqua, macronutrienti e micronutrienti), aumentando l’idratazione e l’apporto di carboidrati soprattutto nei 2-3 giorni prima della gara (link).
Oltre all’apparato digerente, curati anche del sistema neurovegetativo ed immunitario, spesso presi d’assedio dallo stress. Regalati, dunque, preziose ore di sonno e sfrutta l’occasione della gara, non tanto per aggiungere un nuovo importante (e pesante) obiettivo, ma per accantonare temporaneamente gli affanni quotidiani e mettere il tuo organismo in stato di efficienza corporea. Dopo la gara potrai riprendere i crucci della quotidianità… ma con un’esperienza in più!
Anche l’apparato locomotore andrà curato. Puoi allenarti, ma l’ultima settimana vivila come scarico. Ok ai brevi e intensi allenamenti di “qualità” (forza, rapidità ecc...), ma evita i grandi volumi (lunghe distanze o lavori lattacidi importanti).
La vigilia della gara è buona norma riposarsi, ma alcuni atleti scelgono comunque di eseguire una seduta di attivazione. L’ importante è entrare in “comfort zone” con il tuo corpo e con la tua mente, concentrandoti sui dettagli tattici e sull’equipaggiamento.
Veniamo al giorno della gara.
Colazione abbondante (dipende dalla distanza che hai scelto e dalle tue abitudini alimentari) circa 2-3 ore prima della partenza (ricordati che la 21 km parte 45’ dopo la 42 km) con periodica idratazione ogni 30’ circa.
Tieni conto che l’attesa alla partenza sarà di circa 10-15’, perciò inizia il riscaldamento circa 30’ prima del via. Il riscaldamento dev’essere la routine a cui sei abituato da mesi: non cercare nulla di nuovo e miracoloso (link). Dovrà essere breve se hai scelto la 42 km o se non hai pretese sui tempi, mentre più lungo se hai scelto la 21 km o se vuoi partire carico per fare un buon tempo. Il riscaldamento necessiterà di integrazione con gel o simili ed è bene eseguirlo in abbigliamento lungo, soprattutto se fa freddo.
Ora sei davvero pronto per partire: buona gara, ma soprattutto… buona esperienza!
P.S.
Il defaticamento… fallo. Le tue gambe ti ringrazieranno dopo averti servito per tutti quei chilometri nonostante il dolore. (link)
Ringrazio Matteo Grassi e Nicola Giovannelli per i preziosi consigli alla stesura degli articoli.