920 atleti si sono presentati ai nastri di partenza di questa decima edizione del Tor des Géants a Courmayeur, 72 le nazioni rappresentate con atleti provenienti da tutti cinque i continenti, su un percorso che già è difficile da misurare - la certificazione ITRA parla di 358 km e 25300 m di dislivello positivo - figuriamoci da percorrere, e immaginiamoci come dev'essere con le condizioni meteorologiche avverse che hanno trovato ieri in quota e durante la notte!
Sin dalle prime battute si è capito che sarebbe stato un TOR tosto con la neve che faceva capolino in quota e le temperature abbondantemente sotto allo 0.
Ph. Stefano Jeantet - Col Crosatie
Già nelle prime quattro ore di gara, gli atleti trovavano freddo e neve (nella salita al Col Arp - 2571 m), l’altoatesino Peter Kienzl e il valdostano Franco Collé erano davanti a dettare il ritmo, seguiti dal bergamasco Oliviero Bosatelli.
Ph. Stefano Jeantet - Silvia Ainhoa Trigueros Garrote al Col Crosatie
Mentre tra le donne andava subito al comando la francese Sonia Furtado seguita dall’iberica Silvia Ainhoa Trigueros Garrote e dall’altra francese Jocelyne Pauly. Da registrare il ritiro dopo 20 km di Lisa Borzani, la patavina residente in Val d’Aosta ha dovuto arrendersi a un forte dolore a un ginocchio, causa di una caduta avuta una ventina di giorni prima.
Ph. Giacomo Buzio - Lisa Borzani al Col d'Arp
Nella notte e nella mattina di oggi non sono mancati altri colpi di scena importanti. Dapprima il ritiro di Peter Kienzl, a Eaux Rousses per gli strascichi di un infortunio ad una caviglia patito in allenamento. Poi il ritiro anche per Stefano Ruzza per problemi alla schiena. Infine problemi seri anche per Franco Collé, arrivato per primo alla Base Vita di Cogne ma con grandi problemi di vista che lo hanno costretto a uno stop di 3 ore, avuto l’ok dai medici è ripartito ma è stato costretto a fermarsi al Rifugio Dondena.
Ph. Stefano Jeantet - Franco Collé al Rif. Dondena
Il primo a raggiungere la Base Vita di Donnas prima di mezzogiorno è stato quindi Olivier Romain che quest’anno ha vinto l’Ultra Tour du Beaufortain e l’Ultra-trail du Puy Mary Aurillac ed è arrivato ottavo nei prestigiosi Madeira Island Ultra Trail e Transgrancanaria. Il francese però è entrato chiedendo aiuto ai massaggiatori perché alle prese con contratture ai quadricipiti, lasciando così il comando a Oliviero Bosatelli che è uscito primo dalla base.
Ph. Nadir Balma - Olivero Bosatelli a La Sassaz
Al Rifugio Coda a circa metà percorso però il bergamasco è transitato con soli 4’ sul francese, passaggio molto veloce considerando le condizioni difficili della notte. Terzo posto al momento per il canadese Galen Reynolds, già secondo l’anno scorso, a soli 34’. Gara quindi ancora molto aperta.
Al quarto posto il francese Sebastien Raichon, tallonato dall’emiliano Luca Galeati e dal piemontese Danilo Lantermino, decimo il bergamasco Marco Zanchi.
Tra le donne ha preso il comando solidamente la vincitrice della precedente edizione, la spagnola Silvia Trigueros Garrote, già transitata da Donnas in dodicesima posizione, secondo posto per la francese Jocelyne Pauly a circa un’ora, ma in leggero recupero, terza la francese Sonia Furtado. Procede bene anche Emanuela Scilla Tonetti, al quarto posto, seguita dalla yankee Darcy Piceu, sesta Chiara Boggio, settima Patrizia Pensa, decima Melissa Paganelli. Si sono ritirate la nostra Giuditta Turini, la svizzera Denise Zimmermann e la francese Emelie Lecomte.
Un bilancio abbastanza pesante con già 142 ritirati dopo un giorno e mezzo di gara.