di Alessandro Locatelli
Foto © Alice Russolo
Dolomiti di Brenta Trail
7 settembre 2019
Distanze 64km / 45km
Dislivelli 4200 m+ / 2850 m+
https://www.dolomitidibrentatrail.it
Intro
Una nota serie tv americana sul football recitava il motto “Clear Eyes. Full Hearts. Can't Lose” e ho sempre pensato che si potesse senza problemi declinare sulla corsa in montagna: sii presente, dai tutto, porta a casa l’obiettivo.
Delle tre fasi per me la componente dell’”essere presente” passa per forza di cose dal vivere il luogo: amo la montagna da quando sono bambino e non ho mai nascosto il mio intendere il trail come un modo per vedere quanta più montagna possibile nel minor tempo possibile, ed è per questo che nella scelta di una gara uno dei fattori per me più importanti è quello paesaggistico.
Ho bisogno di essere presente in un posto dove mi sento minuscolo e inutile, dove i miei problemi sono ridicoli e dove posso perdermi per ore senza sentire il passaggio del tempo.
È questo il motivo che mi ha portato a scegliere quattro anni fa la 64km della Dolomiti di Brenta (allora alla prima edizione) ed è lo stesso motivo che mi ha spinto quest’anno a partecipare alla 45km: avevo bisogno di perdermi tra i prati dopo la Gaiarda e tenere la testa alta dopo il Brentei per osservare tutte le cime che fanno da corona alla Bocca di Brenta.
La Dolomiti di Brenta è il mio personale modo di respirare montagna vera dopo un anno passato a osservare colline.
Location
Molveno è la casa di quello che secondo il Touring Club Italiano e Legambiente è il lago più bello e pulito d’Italia, ma ridurre la cittadina a semplice località in riva a un lago, sarebbe ignorare il fatto che è anche il perfetto punto di partenza per visitare le Dolomiti di Brenta, una delle sezioni montane più belle e particolari del nord-est Italia.
Ed è probabilmente proprio per questo motivo che da Molveno parte la Dolomiti di Brenta Trail (gara ormai matura arrivata alla sua quarta edizione), classico appuntamento di inizio settembre per chi vuole visitare tutto quello che di meglio la montagna locale può offrire: panorami infiniti, paesaggi lunari e sentieri che vorreste non finissero mai.
Percorso
La partenza è situata davanti al palazzetto dello sport, a pochi metri da un enorme campo adibito a parcheggio e soprattutto a 300 metri dall’arrivo lungo lago.
Se c’è una cosa che ci ha insegnato questo 2019 è che non bisogna mai dare per scontato il meteo, tanto meno in montagna: dopo una prima parte di settimana caratterizzata da temperature alte e nessuna precipitazione, il giorno prima della gara la situazione si capovolge e la neve comincia ad accumularsi tra il Rifugio Graffer fino alla Bocca di Brenta.
Per questioni di sicurezza (legate al passaggio degli atleti più lenti nelle ultime sezioni della gara) l’organizzazione prende così la decisione di annullare la gara da 64km, mentre allo stesso tempo si mette al lavoro per mettere in sicurezza le zone più delicate della gara.
Viene monitorata la situazione tra Graffer e Tuckett, mentre sulla Bocca di Brenta i volontari sono all’opera per aprire una via che permetta agli atleti di salire l’iconico ghiaione in sicurezza.
La 45km rimane in bilico fino al mattino, ma dopo un estensivo controllo del materiale obbligatorio di tutti e 600 i partenti, alle 7 del mattino si da il via ufficiale alla gara.
Il percorso della 45km rimane invariato e si parte verso lo scorrevole sottobosco che in poco più di 5km porta gli atleti ad Andalo, subito sotto all’attacco della prima vera grande salita di circa 11 km che sale prima in direzione Malga Spora per poi proseguire in direzione Passo della Gaiarda e successivamente verso il Grostè: il punto che segna la fine di una lunga salita che alterna sezioni corribili a tratti decisamente duri.
Dal Grostè si punta in direzione Rifugio Graffer per il secondo ristoro della gara, e da lì si resta alti percorrendo un lungo traverso molto tecnico con svariati passaggi in mezzo alle rocce.
Raggiunto il Tuckett (siamo intorno al km 23), dopo aver lasciato il ristoro, il sentiero scende con un single track per un breve tratto, per poi riprendere quota lungo la Val Brenta Alta da cui si inizia a intravedere sia il Brentei che l’attacco della Bocca di Brenta.
Passato il ristoro idrico del Rifugio Brentei il panorama che che ci si para davanti sa essere mozzafiato anche nelle peggiori condizioni meteo con in bella vista il Campanile Alto, Cima Tosa e il massivo Crozzon di Brenta con i suoi quasi 3200 metri di altezza.
La salita nella Bocca di Brenta è indimenticabile in qualsiasi condizione meteo: un ghiaione che sale a sinistra della parete attrezzata, che in poco meno di 500 metri permette di salire dai 2300 ai 2500 della selletta che sovrasta il Rifugio Pedrotti.
Da questo punto in poi la salita è finita a parte qualche brevissimo tratto e si possono lasciar andare le gambe nella lunga discesa che in circa 15 km ci riporta sul lungo lago di Molveno, verso il gonfiabile del traguardo.
La gara
Visto l’accorpamento dei due percorsi, la competizione si è fatta decisamente più agguerrita, e a portarsi a casa la vittoria con un 4:48:07 di tutto rispetto viste le condizioni è Georg Piazza del team LaSportiva. Due minuti dietro di lui chiude il suo compagno di squadra Christian Modena e ancora un minuto dietro è Leonardi Gabriele del Brenta Team a completare il podio.
In campo femminile Julia Kessler chiude la gara in 5:57:27, 16 minuti prima della seconda classificata Federica Zuccollo (ASD Skylakes) che nella discesa finale riesce a difendere l’esiguo margine di vantaggio su Giulia Orlandi (ASD Comano Mountain Runners) che chiude terza appena un minuto dietro l’atleta vicentina.
CLASSIFICA MASCHILE
Gabriele Leonardi 5:00:51
CLASSIFICA FEMMINILE