Ruth Croft vince la classifica assoluta della Tarawera Ultramarathon
La tredicesima edizione della Tarawera Ultramarathon, seconda tappa della Ultra Trail World Tour 2021, ha riservato grandi sorprese, con Ruth Croft (atleta SCOTT) che ha battuto tutti i concorrenti maschi, presentandosi sul traguardo di Rotorua in 9h21’, oltre 18 minuti di vantaggio su Rhys Johnson, vincitore della classifica maschile.
Quest’anno la gara, a causa delle restrizioni per il Covid, era riservata esclusivamente a coloro che risiedono in Nuova Zelanda, ma ha visto comunque alla partenza ben 709 atleti, un chiaro segnale di quanto sia grande la voglia di tornare a correre.
Ruth Croft oltre a diventare la prima donna a vincere la corsa, si è anche tolta la soddisfazione di battere nettamente il record stabilito nel 2019 da Courtney Dauwalter (9h 28’) campionessa in carica dell’Ultra Trail World Tour.
Un dato statistico di grande interesse è il numero di donne che hanno partecipato alla gara, ben il 37%, un numero lontanissimo dalla realtà italiana (in cui si fa una fatica terribile a superare il 15% di finisher donne).
Ph. © Graeme-Murray
Eppure, e il risultato della Croft lo dimostra, se il corpo maschile ha vantaggi innegabili dal punto di vista di forza e potenza, nelle gare di ultradistanza emergono altri fattori, quali resistenza, tenacia e pazienza, che assottigliano la differenza tra i due sessi. Non è un caso se in questi anni abbiamo assistito diverse volte alla vittoria di una donna: il caso più eclatante è stato quello della scozzese Jasmin Paris che nel 2019 ha vinto la Montane Spine Race, una delle gare più lunghe e dure al mondo con i suoi 428 km in pieno inverno. La stessa Courtney Dauwalter si è tolta, per ben due volte, la soddisfazione di arrivare prima assoluta: nel 2017 ha vinto la prima edizione della Moab Ultra (380 km), mentre nel 2020 ha vinto la Big’s Backyard Ultra (un circuito di 6,7 km ogni ora, finché resta un solo atleta in gara) con ben 455 km.
Qui in Italia a fare lo stesso era stata per prima Federica Boifava, che nel giugno 2015 aveva vinto la Dolomiti Extreme Race davanti ad altri 600 concorrenti, lasciando il primo uomo a oltre 8 minuti, "seguita" dalla campionessa mondiale di corsa in montagna Silvia Rampazzo che nel 2019 ha sbaragliato la classifica assoluta della classica dolomitica Camignada poi siè refuge.