Ultra Trail Vino Derthona, si riparte!

Testo di Maurizio Scilla
Foto credits Azalai ASD

 

23 febbraio 2020, siamo a Carbonara Scrivia (Al) a correre il Winter Trail Derthona, la sera prima il Consiglio dei Ministri approvava un decreto-legge che introduceva misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-2019. A fine gara ci si saluta tra amici con la classica frase “ci vediamo alla prossima”, io avevo una strana sensazione pessimista e rispondevo “mi sa che prima dell’estate non ci si vede”.

La situazione poi sappiamo come è evoluta, i numeri di contagi e di morti, mi hanno tenuto lontano dalle gare, non me la sentivo proprio di gareggiare e ho corso per tanti mesi sui monti per il puro piacere di correre. Circa un mese fa, ho capito che mi stava tornando la voglia, la voglia di percorrere non i soliti sentieri di casa e la voglia di rivedere tanti amici, così è nata l’idea di correre l’Ultra Trail Vino Derthona e ricominciare da dove avevo lasciato.
Senza dimenticare la curiosità di vedere come può essere organizzata una gara in sicurezza in periodo Covid.

Per poter essere organizzata in “zona rossa”, la gara dev’essere FIDAL e di interesse nazionale, così i ragazzi di Azalai A.S.D. si sono adeguati alle norme attuali e si sono mossi in maniera perfetta sotto l’aspetto sicurezza. A partire dal ritiro pettorali che si effettuava tramite “Drive Through”, alle partenze con griglie di 30 atleti distanziati tra loro. Con partenze ogni 3 secondi e obbligo di mascherina per i primi 500 m.
Ai ristori solo bottigliette d’acqua sigillate, così si doveva anche gestire un minimo di autosufficienza alimentare, mentre ci eravamo abituati a ristori con ampie scelte per tutti.

Due la gare, l’Ultra Trail Vino Derthona, di 48 km e 1700 m+ e il Trail Vino Derthona di 18 km e 430 m+.
Arrivano i momenti prima della partenza, strana la sensazione di indossare un pettorale dopo 14 mesi, non sono mai stato così tanto tempo senza gareggiare! Partendo con il 67, ho modo di veder partire i primi, partono su una salita impegnativa a una velocità folle, impressionante, in poco tempo spariscono.

E’ una giornata favolosa, dal cielo terso e temperature ideali per correre, il percorso non ti annoia mai, si distinguono due tipi di terreno, quello argilloso e quello di arenaria con i tipici calanchi. Per fortuna non piove da tanto tempo, perché in altre edizioni si formava uno zoccolo sotto le scarpe in certi tratti, tanto che sembrava di avere gli scarponi da sci ai piedi. Si incontrano diversi piccoli borghi, ma due ti rimangono nel cuore: Castellania, paese del grandissimo Fausto Coppi, con le sue gigantografie ti emoziona ancora, e Garbagna, dove sembra di ritrovarsi all’improvviso in un caratteristico antico borgo ligure. Stavo dimenticando i vigneti con i loro favolosi vini!
Per quanto riguarda l’aspetto agonistico, tanti i nomi di livello al via.

 

davide cheraz

 

Nell’Ultra a dominare è stato il valdostano Davide Cheraz, veramente impressionante il suo tempo finale di 3h30’58”, secondo posto per il cusiano Riccardo Montani (3h42’40”), terzo posto per il torinese Alessandro Macellaro (3h50’43”), quarto Michael Dola seguito da Fabio Di Giacomo.

Tra le donne bella gara per Chiara Giovando, la piemontese che in genere ama gare più dure, ha finito undicesima assoluta nell’ottimo tempo di 4h30’40”, precedendo le emiliane Chiara Vitale (5h04’53”) e Francesca Dal Rio (5h14’17”).

Nella 18 km il podio era composto da Gianfranco Cucco (1h08’21”), Giovanni Maiello (1h10’57”) e Enrico Gabriele Ponta (1h12’19”).

In campo femminile la vittoria è andata a Stefania Pulici (1h27’05”) che ha battuto per soli 4” la local Elehanna Silvani, terzo gradino del podio occupato da Nicoleta Diana Sanda (1h27’25”). Da notare che in gara c’erano anche due campionesse del calibro di Francesca Canepa e Lisa Borzani, in fase di recupero dalle grandissime prestazioni del week end precedente alla BiUltra 24 ore, con rispettivamente con 224 km e 206 km percorsi.
In conclusione, se volete sentirvi a casa, tra amici, preparatevi a correre l’edizione 2022!

 

chiara giovando

 

Dopo la gara abbiamo avuto occasione di intervistare il vincitore Davide Cheraz:


Prima della gara avevi studiato una tattica di gara, essendoci anche il tuo compagno/amico Ricky Montani?

No non mi ero studiato nessuna tattica, credo sia stata l’adrenalina e la voglia di indossare un pettorale in questo periodo ad avermi dato la motivazione di spingere fin dall’inizio. E sicuramente avere dietro uno come Ricky mi ha fatto tenere alta la concentrazione.

Hai tenuto una media di circa 4'23/4'24" al km, ti aspettavi di correre così bene?

Sapevo fosse una gara sotto le 4 ore, non avevo nelle gambe un lungo così tanto corribile quindi non sapevo bene come avrebbe reagito la gamba, sono rimasto  sorpreso positivamente perché negli ultimi km mi sentivo ancora molto bene!

Nei tratti pianeggianti a quanto correvi?

Nella prima parte di gara nei tratti pianeggianti andavo a 3’30” o appena sopra, nel finale invece dove la gamba era più stanca intorno a 3’40”/3’45”.

Quanta consapevolezza dei tuoi mezzi ti lascia questa gara in vista della gara selettiva per i mondiali?

Più che consapevolezza mi lascia parecchia motivazione, sono in tanti che daranno il 100% per la selezione quindi non sarà facile. Mi lascia tanta motivazione per dedicarci tutto il tempo possibile e impegnarmi in questo ultimo mese.

Classifica maschile 48 km

1) Davide Cheraz 3:30:58
2) Riccardo Montani 3:42:40
3) Alessandro Macellaro 3:50:43

Classifica femminile 48 km

1) Chiara Giovando 4:30:40
2) Chiara Vitale 5:04:53
3) Francesca Del Rio 5:14:17

Classifica maschile 18 km

1) Gianfranco Cucco 1:08:21
2) Giovanni Maiello 1:10:57
3) Enrico Gabriele Ponta 1:12:19

Classifica femminile 18 km

1) Stefania Pulici 1:27:05
2) Elehanna Silvani 1:27:09
3) Nicoleta Diana Sanda 1:27:25

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