Hoka Challenger 7

La Challenger giunge alla sua settimana edizione e abbandona la dicitura “ATR” (che tuttavia continua a rimanere scritta sulla linguetta), ma non per questo cambiano la sua missione e la sua destinazione d’uso. Un vero peso piuma dedicato all’allenamento quotidiano, pensato per macinare chilometri “door to trail” su terreno prevalentemente facile o stradale. Notevoli i miglioramenti rispetto alle versioni precedenti, non solo mirati alla sostanza ma anche ad un rinnovamento del look che ci è piaciuto molto.

 

Suola e Intersuola

È una Hoka in tutto e per tutto, la Challenger 7: comoda fin dai primi chilometri, con un’intersuola abbondante e sufficientemente “oversize” da permettere chilometraggi importanti e con una suola tuttofare in materiale “DURABRASION” che sembra fatta apposta per il “gravel”. Strade bianche, single-track battuti e compatti nel bosco, magari con qualche tratto di collegamento su asfalto: è questo il terreno di elezione della Challenger, e in realtà lo è sempre stato fin dalle prime versioni di questa scarpa. La suola si difende bene nell’utilizzo quotidiano, offrendo un grip efficace e una resistenza all’usura davvero sorprendenti. Si perde qualcosa in fatto di aderenza rispetto ad altri modelli Hoka con suole più raffinate, ma finché si tratta di mettere insieme tanti chilometri su terreno poco impegnativo la Challenger si comporta egregiamente, offrendo una superficie d’appoggio ideale e una transizione su asfalto assolutamente eccellente.

 

CHALLENGER ATR 7 W VIBRANT ORANGE 03

Tomaia e allacciatura

Semplicità: una dote troppo spesso sottostimata. Cosa c’è di più bello di una scarpa da corsa che funziona bene da subito, già dalla prima calzata appena tirata fuori dalla confezione? Un look completamente rivisitato anche a livello di tomaia, che viene proposta in un mesh semplificato e molto avvolgente. Linguetta morbida e lunga abbastanza da poter usare comodamente anche gli ultimi occhielli per i lacci, allacciatura intuitiva e ben calibrata, lunga il giusto, che funziona bene e che concede un buon grado di libertà nella configurazione della tensione sulle varie zone del piede.
La tomaia in mesh “knitted” è piacevole e morbida, avvolge il piede in maniera efficace e la traspirazione funziona molto bene. È stata migliorata la protezione sul puntale, ora più marcata (e si sente!) e in generale la tomaia sembra reggere meglio allo stress della corsa su sentiero: anche da un punto di vista di durata sembra segnare un netto passo avanti rispetto alle versioni precedenti.

 

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Le nostre conclusioni

Sono sempre stato un grande appassionato delle scarpe tuttofare, quelle con cui puoi immaginare di correre un’intera stagione di allenamenti coprendo la maggior parte delle tue esigenze: la Challenger 7 è proprio quel tipo di scarpa. Appena 250 grammi di peso, una calzata precisa e confortevole fin da subito e una suola fatta per correre (quasi) dappertutto e per durare a lungo, il tutto impreziosito dalla tipica ammortizzazione Hoka con un pizzico di reattività in più rispetto alle versioni precedenti. Grande qualità costruttiva per un modello con cui è un piacere correre giorno dopo giorno, uscendo di casa per raggiungere il bosco. La nota dolente? Il prezzo, che è aumentato rispetto alle versioni precedenti.

 

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Dettagli tecnici

 

AMMORTIZZAZIONE: 10/10

GRIP: 7/10

TRASPIRAZIONE 9/10

STABILITA: 8/10

URBAN: 10/10

COLLINA: 10/10

MONTAGNA: 8/10

 

PREZZO: 150 €

DROP: 5 mm

PESO: 250 g

APPOGGIO: neutro