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La notizia è piombata in redazione come una bomba, annunciando la collaborazione tra l’universo UTMB e il Gruppo IRONMAN, con lo scopo di imprimere una fortissima accelerata al mondo del trail running.

Insieme i due colossi lanceranno le UTMB® World Series che, a partire dal 2022, riunirà alcune gare trail internazionali e che culmineranno con la gara di Chamonix di fine agosto.

È l’ennesimo lancio di un circuito di gare o siamo di fronte a qualcosa di nuovo?

UTMB come l’Ironman delle Hawaii

A partire dal 2022 per poter partecipare all’UTMB Mont-Blanc occorrerà ottenere la qualificazione in una delle gare del circuito, come attualmente avviene per poter partecipare all’Ironman delle Hawaii di Kona.

Il calendario delle World Series verrà annunciato entro l’autunno, ma al momento sono già stati annunciate otto gare:

- UTMB® Mont-Blanc (Francia, Italia, Svizzera)

- Val d'Aran by UTMB® (Spagna)

- Thailand by UTMB® (Tailandia)

- Panda Trail by UTMB® (Cina)

- Gaoligong by UTMB® (Cina)

- Tarawera™ Ultramarathon by UTMB® (Nuova Zelanda)

- Ultra-Trail Australia™ by UTMB® (Australia)

- Mozart 100® by UTMB® (Austria)

Notate qualcosa di strano? Tutte le gare sono ormai targate “by UTMB®”, non solo quelle nate in franchising, ma anche gare già esistenti (Tarawera, Australia e Mozart100) che avevano una propria storia e che sono state recentemente assorbite dal Gruppo Ironman.

E i miei punti?

In questi ultimi anni le gare si fregiavano dei “punti UTMB” che i concorrenti dovevano accumulare per poter partecipare al sorteggio che assegnava i pettorali per l’Ultra Trail du Mont Blanc. Ora il sistema dei punteggi non servirà più: chi vorrà partecipare al gran finale di Chamonix dovrà per forza partecipare alle gare del circuito e raccogliere le “Running Stone”, ognuna delle quali consentirà di avere un biglietto con il proprio nome nell’urna delle lotteria con cui verranno assegnati i pettorali. Ci saranno tre tipi di gare del circuito, Majors, Events e Qualifiers. Le Majors, le gare più importanti, assegneranno un numero doppio di “Running Stones”, rispetto alle gare Events. E infine ci saranno le gare Qualifiers che serviranno solamente per poter accedere più facilmente alle gare Events.

Insomma un sistema chiuso in cui occorrerà iscriversi alle gare minori per avere la possibilità di partecipare alle gare più importanti e poi sperare di accedere alla “finalissima”.

È questo il futuro del trail?

Catherine Poletti, presidente dell’UTMB, e Andrew Messick, presidente e CEO di IRONMAN Group, non hanno dubbi: da questa partnership nasceranno una serie di gare e un circuito che avranno, da un lato, lo spirito e gli standard qualitativi dell’Ultra Trail del Monte Bianco, e dall’altro la capacità di creare eventi di endurance che cattureranno l’immaginazione degli sportivi di tutto il mondo come è riuscito negli ultimi quarant’anni il brand Ironman.

Certo UTMB e IRONMAN hanno fissato, nei rispettivi sport, degli standard elevatissimi di qualità, di sicurezza dei partecipanti, di capacità di mettere a confronto i più forti atleti del mondo. Ma è davvero questo il futuro che sognavamo per il trail running? Una serie di gare “chiuse” in cui devi farti strada verso la finale, pagando costose iscrizioni alle gare qualificanti?

Difficile immaginare che nel mondo del trail si ripeta quello che è accaduto nel mondo del triathlon, con un marchio capace di attirare su di sé l’attenzione di tutta una disciplina: ci sono decine e decine di gare più belle o più storiche rispetto a quelle che attualmente sono entrate a far parte delle UTMB® World Series. Tolta l’UTMB (e le gare di contorno TDS, CCC, OCC), le altre gare non hanno nemmeno lontanamente quel fascino storico che ammanta una Western States o una Zegama-Aizkorri, né quei paesaggi unici che hanno fatto la fortuna della Lavaredo Ultra Trail o dell’Eiger.

Sarebbe, però, altrettanto miope sottovalutare l’impatto che questo matrimonio fra i due colossi degli endurance events avrà sul mondo del trail running.