di Matteo Grassi
La borsa gialla è un'icona, un vero e proprio simbolo del Tor des Géants - l'endurance trail più lungo e più duro al mondo che con i suoi circa 350 km e 30.0000 m di dislivello positivo permette di compiere il giro completo della Valle d'Aosta toccando i quattro giganti sopra i 4.000 metri, Gran Paradiso, Monte Rosa, Cervino e Monte Bianco.
Ecco che, in una dimensione così vasta di spazio e tempo e con tanta variabilità ambientale, climatica, meteorologica e psicofisica, l'attrezzatura da portare con sé assume un'importanza a dir poco fondamentale. La borsa gialla, o "sacca TORX", è per l'appunto quella messa a disposizione dall'organizzazione per trasportare lungo il percorso quanto necessario al concorrente, che viene fatta trovare al suo passaggio alle basi vita di Valgrisenche, Cogne, Donnas, Gressoney-Saint-Jean, Valtournenche, Ollomont e infine al traguardo di Courmayeur.
© Ph. Roberto Roux _ Zzam! Agency
45/50 litri di capacità in cui il concorrente, specie se non ha assistenza alle basi vita, dovrà far stare tutto e di più in termini di cambi, integratori, farmacia, e attrezzature specifiche o supplementari come ramponcini o materiali di ricambio nel malaugurato caso di rotture (scarpe, bastoni...).
Ciascun concorrente è tenuto a fare i conti con quel limite di spazio e dovrà valutare cosa è davvero necessario, compiendo delle scelte davvero non facili. Perché mettendo assieme tutto quello che ragionevolmente potrebbe servire e utilizzando i consueti margini di sicurezza forse, forse... servirebbero non una, bensì due sacche.
© Ph. Roberto Roux _ Zzam! Agency
Ma non è solo questione di volume, di spazio o numero di cose, perché è assolutamente rilevante saperle scegliere incrociando le caratteristiche e le prestazioni rispetto alle proprie specifiche esigenze e preferenze. Ed è fondamentale che le opzioni siano effettuate con criteri di qualità, resistenza e performance, ma soprattutto che i prodotti - siano integratori, vestiario o attrezzature - siano stati ampiamente testati, provati e riprovati, fino ad essere giunti alla conclusione che: "sì quello è assolutamente quello che fa per me in quel contesto."
E allora veniamo al dunque.
© Ph. Roberto Roux _ Zzam! Agency
Scarpe
Fin troppo facile sottolineare l'importanza delle scarpe, considerata la lunghezza del percorso e la sua durata: da 70 a 150 ore, le caratteristiche principali che dovrebbe avere una scarpa "da Tor" dovrebbero essere ovviamente il comfort, l'ammortizzazione, la protezione, il grip. Tutti fattori fondamentali, così come, da non trascurare il fatto che le scarpe scelte siano state provate, testate e confermate durante gli allenamenti più lunghi, quelli superiori ai 100 km o alle 24 ore. Solo così si potrà verificare la risposta del piede all'uso prolungato di quella scarpa. Tra tutti i fattori riteniamo va data priorità al comfort cioè all'auspicata assenza di costrizioni o abrasioni. Ricordiamo infatti che le principali cause di ritiro dalla gara ci sono, in primis i problemi gastrointestinali, ma in seconda battuta le problematiche riferite ai piedi.
© Ph. Anja Bakowska _ Zzam! Agency
Zaino
Lo zaino deve essere prima di tutto ampio quanto basta per contenere il materiale obbligatorio e tutto quello che potrebbe servire durante il percorso (cibo, ulteriori indumenti, attrezzature). Non c'è una regola valida per tutti: c'è chi affronta il Tor con litraggi esagerati, chi invece con zainetti striminziti. Noi riteniamo che il "giusto" possa stare tra 8 e 12 L, che poi dipende da come questi volumi sono calcolati, ma soprattutto organizzati e distribuiti tra sacche, tasche e taschine, e da quanto sono effettivamente sfruttabili. Alcuni zaini presentano all'esterno (e quindi extra volume) sistemi di elastici per portare "appesi" ulteriori indumenti, come una giacca o una maglietta bagnata. Va da sé che con un po' di arte e fantasia si possono realizzare anche delle personalizzazioni per integrare lo zaino con dispositivi aggiunti.
Riteniamo che in una gara così lunga non vadano privilegiati gli aspetti prestazionali quali il peso e la compattezza, bensì, ancora una volta, la comodità, la praticità e l'assenza di effetti collaterali (tipo le abrasioni).
© Ph. Niccolò Matteucci _ Zzam! Agency
Bastoni
Il Tor è una di quelle gare da affrontare con i bastoni dall'inizio alla fine. Le salite sono tante e impegnative, e così pure il rapporto dislivello/distanza, ma anche le discese sono lunghe e alle volte tecniche. E pure lì i bastoni potranno tornare utili, per preservare, quanto più a lungo possibile, muscoli e articolazioni, seppur a discapito della velocità.
Sulla loro tipologia si consiglia di trovare un buon equilibrio tra peso, robustezza e praticità. Noi propenderemmo per quelli pieghevoli in carbonio, non i più slim in commercio, ma quelli un po' più robusti, che non si sa mai.
© Ph. Klim Sirtori _ Zzam! Agency
Giacca, guanti, berretto, eccetera
Quando è bel tempo va tutto bene, devi solo fare i conti con le salite e le discese. Ma quando piove e fa freddo i problemi aumentano. E una attrezzatura adeguata può davvero fare la differenza tra andare avanti o fermarsi.
Ecco che consigliamo non una buona, ma un'ottima giacca, con impermeabilità minimo 20.000 colonne. E poi tutto quello che, con poco peso e ingombro, può fare un'enorme differenza: come guanti, o copri guanti, o pantaloni impermeabili... Con pochissimi grammi un collant tagliato può rivelarsi di grande utilità per coprire gambe e/o braccia in caso di freddo pungente.
© Ph. Francesca Facciotto _ Zzam! Agency
Calze, intimo e abbigliamento base
Anni fa qualcuno ci ha peso in giro perché parlando di attrezzature per il Tor citavamo anche i calzini e gli slip. Ciononostante insistiamo con il ritenere fondamentale il consiglio di utilizzare materiali di qualità, ma soprattutto testato sulle lunghissime distanze. Immaginate cosa può comportare per una scelta sbagliata trovarsi con abrasioni ai piedi o nelle parti intime. Ecco che non viene più da sorridere!
Lampada frontale
La lampada è ovviamente uno strumento importante. Soprattutto per chi ha meno confidenza col buio. E qua ciascuno di noi dovrebbe sapere come affrontare determinate situazioni, estremizzando: c'è chi va anche a lampada spenta e chi ha bisogno di minimo 300 lumen per poter fare un passo. Non c'è una regola per tutti, l'unico consiglio è, ancora una volta, aver testato più volte e in diverse condizioni l'attrezzatura.
In questo caso va prestata ulteriore attenzione alla durata delle batterie e alla eventuale ricarica (presso le basi) o sostituzione con altre batterie o stilo usa e getta a seconda dei modelli. Le lampade obbligatorie sono comunque due.
© Ph. Nicola Biagetti _ Zzam! Agency
Kit di pronto soccorso
E qua si apre un mondo. Dai cerotti, alla vaselina, agli aghi per bucare le vesciche, a eventuali farmaci (automedicazione). In questo caso noi consigliamo di partire con il minimo indispensabile, perché nelle situazioni più importanti c'è una struttura organizzativa professionale cui fare riferimento nel momento del bisogno, in caso di cure o anche solo di un consiglio.
© Ph. Roberto Roux _ Zzam! Agency
Orologio e altri dispositivi
Il bello del Tor è che puoi staccare la spina dalla quotidianità per tre, quattro, fino a sei giorni. L'approccio più puro è quello di correre senza orologio e cellulare in tasca, guardando l'angolazione del sole... Però certo, c'è chi preferisce avere il controllo dell'ora e della posizione, ovvero se la bandierina gialla (immancabilmente presente) si trova esattamente sul gpx. Ecco che, in tal caso, serve un dispositivo capace di durare 100 e passa ore, e non ce ne sono molti in commercio. Eventualmente si può ricorrere ad una batteria esterna (power bank) compatta e leggera.
Nella speranza di aver suggerito utili riflessioni concludiamo consigliando di iniziare a selezionare i propri materiali di fiducia ed eventualmente di affinare alcune scelte con nuovi prodotti, ma anche di iniziare sin d'ora a organizzarsi una check-list con tutto quello che al momento clou in quel di Courmayeur dovrà essere caricato nella fatidica borsa gialla.
Per chi avesse bisogno di ispirazione consigliamo di dare un'occhiata agli articoli/test/preview pubblicati nella sezione MATERIALI.
Ricordiamo infine gli articoli precedenti. Buone letture!