A cura di Maurizio Scilla
Seconda alla Marathon du Mont-Blanc, terza alla Sierre-Zinal, Madalina Florea ha definitivamente dimostrato di essere una delle migliori atlete della Golden Trail World Series. In vista della sesta tappa del GTWS, In questa intervista in esclusiva per l’Italia avuta tramite l’ufficio stampa delle Golden Trail Series, ci parla delle sue ambizioni per questa stagione.
Madalina, sei appena arrivata terza a Sierre-Zinal, una delle gare più ad alto livello del mondo: cosa significa per te?
So che è un ottimo risultato, ma sono delusa. Non mi sono mai sentita bene in gara, ho sofferto fin dall'inizio. Avevo mal di stomaco, non riuscivo a correre in salita, per la prima volta ho camminato. Le mie gambe non avevano energia e ho cercato di sopravvivere fino al traguardo. Continuavo a girarmi, convinta che qualcuno mi avrebbe preso. A 5 km dall'arrivo ho vomitato tre volte. In quelle condizioni avrei firmato per un piazzamento tra i primi 10, ma il risultato è molto frustrante perché se avessi avuto buone sensazioni avrei potuto sperare in un risultato migliore. So di essermi preparata bene, puntavo alla vittoria e volevo avvicinarmi al record.
Cosa hai provato quando hai tagliato il traguardo?
Ero solo felice di essere arrivata. Penso che sia stato lo stesso per tutte, tutte abbiamo pensato "Grazie a Dio sono sopravvissuta!
Ti abbiamo visto a lungo sotto controllo dei medici, va tutto bene?
Sì, ero solo disorientata, mi formicolavano le gambe e le mani. È risultato che avevo un colpo di calore, una forte ipoglicemia ed ero completamente disidratata. Ora mi sento meglio, anche se sono stanca, ma non vedo l'ora di vedere cosa mi aspetta nella prossima gara in Polonia.
©GoldenTrailSeries/@marathondumontblanc/@mathisdecroux
Molte delle tue dirette rivali non sono in gran forma, e alcune hanno addirittura deciso di lasciare le GTWS per recuperare completamente per il prossimo anno.
Sì, e non ne sono felice. Preferisco gareggiare contro le migliori. Sono ragazze con molta esperienza e quando gareggio con loro so quanto sono brava o meno. Potrei vincere qualche gara ora, ma non saprei quanto valgo davvero contro di loro. Mi dispiace molto per loro e spero che tornino presto.
Hai fatto un'ottima impressione nelle ultime due gare delle Golden Trail World Series, pensi di essere la grande favorita ?
Non mi aspettavo di fare così bene alla Marathon du Mont-Blanc, né alla Sierre-Zinal, soprattutto per come mi sentivo. C'è molto lavoro dietro a tutto questo e so che il mio corpo è molto forte. Al contrario della mia testa.
Cosa vuoi dire?
Da quando ho avuto la mononucleosi, sono molto stressata. Non so mai se il virus torna o meno. Mi alzo la mattina senza sapere come sarà per la giornata, se potrò allenarmi o partecipare a una gara, e questo è molto complicato da gestire.
Qual è il tuo obiettivo alla Tatra Sky Marathon?
Non penso al risultato. Mi interessa divertirmi, sentirmi bene e non farmi male. Quando tutte queste condizioni sono soddisfatte, sono felice. So che molte atlete si concentrano sul risultato, e anch'io lo guardo alla fine, ma finché riesco a divertirmi fino al finale, per me va bene!
E il tuo obiettivo generale?
Se vincessi la prossima settimana ma non facessi bene negli Stati Uniti, mi mancherebbe la fiducia per la finale, quindi è troppo presto per dirlo. Spero solo che ci siano le migliori atlete e non solo le kenioti. L'anno scorso è stato un anno molto speciale per me: battere Judith e Sophia mi ha cambiato la vita e voglio ripetere questa esperienza. È così importante per me lottare con tutte queste donne che mi ispirano e voglio continuare a condividere con loro questi momenti.