Nel secondo anniversario della tua prematura scomparsa Paco, vogliamo ricordarti, ma anche farti conoscere attraverso queste tue righe.
La Redazione
Priorità
di Francesco Paco Gentilucci
La tua vita. 30 anni. Vivi in affitto da dodici. Tre lauree inutili, nessuna prospettiva di carriera e l’unica cosa che sai fare con passione e competenza è mettere un piede di fronte all’altro, quando sei già oltre la soglia immaginaria di sofferenza.
Non ti definiresti una persona matura, non credi che nessuno ti definirebbe tale.
Hai organizzato una gara illegale nei boschi due domeniche fa. Hai rischiato varie denunce, ma ti sei divertito.
I tuoi alla tua età avevano comprato una casa e mantenevano un figlio. Tu sei appena sufficiente a te stesso. Per andare al lavoro guidi una macchina usata in cui dormi ogni weekend libero, lavandoti i denti e sputando il dentifricio nei parcheggi. Succede spesso anche durante i giorni infrasettimanali di dormire in macchina: di solito ti svegli col mal di schiena. Non hai una ragazza. Quelle più carine e interessanti le hanno già prese, ti dicono. Le possibilità che tu rimanga da solo aumentano con i peli della barba che si ingrigiscono. Sarebbe ora di avere un armadio con dei vestiti stirati dentro. Hai più che altro felpe nere dei gruppi punk e magliette da finisher di gare. Per qualche secondo pensi che dovresti comprarti un paio di scarpe serie. Ci pensi mentre ti stanno parlando. Smetti di pensarci dicendoti che dovresti ascoltare cosa ti stanno dicendo. Tuttavia mentre ti stanno parlando ticchetti nervosamente con la penna sul tavolo, riflettendo sul fatto che stampare 8 ore in una 50 miglia sarebbe veramente una figata.
Il tuo sistema di valori non è corrisposto dai soldi. Avere tempo libero rimane la priorità. Sei frutto dell’epoca liquida di Bauman. La tua vita è senza consistenza e come un liquido, non ha alcuna certezza. La corsa rimane una priorità.
La tua vita per te è un insieme di eventi che succedono, perlopiù al di fuori del tuo controllo. Fra questi eventi ci sono le ore che passi correndo. La tua vita è un barcamenarti fra questi eventi cercando di avvicinare il più possibile i momenti in cui corri. Quando corri c’è silenzio o ci sono i tuoi pensieri. Puoi vederli come buchi o come momenti di consapevolezza in cui hai il controllo. Sia quando urli che quando c’è il sole o quando piove sei da solo. Quando corri tutto sembra filare liscio. Capita spesso che lanci le scarpe in terra con stizza quando gli allenamenti non vanno come avresti voluto.
Il tizio dell’assicurazione ti parla. Ti parla della pensione. Hai trent’anni oramai. Non hai ancora ascoltato realmente una singola parola. Annuisci cercando di essere credibile, ma stai pensando che somiglia a un pinguino. Stai pensando che non devi assolutamente dimenticarti che la lotteria per Angel Crest è il 3 dicembre. Accigliato prendi l’agenda e con serietà fai un cerchio attorno a quel giorno sul calendario.